Dopo un passato di condanne per armi, rapina e ricettazione in qualità di giovane affiliato alla ex Mala del Brenta, Roberto M., 39enne residente a Brugine (già nel 2006 arrestato in quanto impegnato nella ricostituzione della cellula malavitosa) - noto negli ambienti criminali come "il biondo" - si era negli ultimi tempi convertito al mercato della droga, gestendo un traffico fiorente di cocaina.

3 IN MANETTE. Assieme ad altri due "soci" in affari - Alan P., 36enne residente a Mestre, motoscafista per una società di Venezia e Giuseppe F., incensurato 39enne di Piove di Sacco - "il biondo" è stato arrestato dalla squadra Mobile di Padova (con il supporto dei colleghi di Venezia), che già nelle scorse settimane aveva portato in carcere due noti pregiudicati con un passato nella "mala" e oggi riconvertitisi a loro volta nello spaccio e indagati per una presunta attività parallela negli assalti ai bancomat.

L'INTERVISTA: Il capo della Mobile commenta l'operazione

GLI ARRESTI PRECEDENTI : Parla il vicequestore aggiunto:"Soggetti con passato criminale importante che si convertono nello spaccio"

Gli oggetti sequestrati dalla squadra Mobile

IL SODALIZIO CRIMINALE. Le indagini, particolarmente complesse perché il gruppo si muoveva sempre a bordo di scooter anche particolarmente potenti (tra questi un T-Max 500), si sono concluse con il sequestro di oltre sei etti di cocaina con un principio attivo altissimo e di 182 mila euro in contanti provento di spaccio. Dentro ad una cassaforte gli agenti di polizia hanno trovato un vero arsenale fatto di macchine contasoldi professionali, bilancini di precisione e apparecchi sofisticatissimi per l'intercettazione delle frequenze delle radio della polizia e la rilevazione di microspie. I tre arrestati, su disposizione dei Pm Federica Baccaglini e Walter Ignazitto, si trovano attualmente in carcere a Padova e Venezia a disposizione dell'autorità giudiziaria.