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Cronaca Piove di Sacco

False assunzioni per ottenere il permesso di soggiorno: 55 cinesi denunciati

La tenenza della guardia di finanza di Piove di Sacco ha smantellato un'organizzazione che ha finto di dare lavoro a 237 soggetti per consentirgli di restare nel territorio italiano

Nei giorni scorsi, militari della tenenza della Guardia di Finanza di Piove di Sacco hanno concluso una complessa indagine sul contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina che ha portato alla denuncia di 55 soggetti di origine cinese con l’accusa di aver messo in piedi un'attività criminale per truffare lo stato tramite una fitta rete di false assunzioni lavorative, finalizzate ad ottenere il rilascio (ovvero il rinnovo) del permesso di soggiorno, violando quindi le disposizioni di cui al Testo Unico sull’Immigrazione.

Assunzioni fantasma

Sono 237 le assunzioni fantasma al centro dell’articolato sistema fraudolento indagato dalle fiamme gialle: l’indagine trae origine da un’attività al contrasto dei fenomeni di evasione ed elusione fiscale nei settori delle imposte sui redditi e dell’Iva. In particolare, dopo una verifica fiscale nei confronti di una ditta individuale che aveva sede ad Arzergrande operante nel settore della fabbricazione di articoli tessili, intestata ad un soggetto di nazionalità cinese, è stato constatato come lo stesso, dopo aver omesso di dichiarare al fisco le proprie operazioni imponibili e di versare le relative imposte, negli anni 2016 e 2017, avesse presentato dichiarazioni fiscali con singolare reddito di impresa in perdita per complessivi milioni di euro circa, giustificati come spesa sostenuta per lavoro dipendente. Gli accertamenti hanno consentito di appurare come la ditta a fronte di un’operatività aziendale di fatto cessata nel corso del 2016, avesse continuato ad assumere alle proprie dipendenze un numero considerevole di lavoratori, tutti di nazionalità cinese, al solo fine di fornire loro buste paga fittizie da produrre all’atto del rilascio e del rinnovo del permesso di soggiorno.

Recupero Inps

Il risultato conseguito dalle fiamme gialle assume ancor più rilievo se si considera il fatto che ha consentito all’Inps di giungere al disconoscimento di 237 posizioni assicurative fittizie, cui corrispondono contributi dichiarati e non versati per circa 1.400.000,00 euro. Attesa l’accertata insussistenza dei rapporti di lavoro si procederà all’annullamento degli stessi con il conseguente risparmio per mancata erogazione futura di prestazioni, assistenziali o pensionistiche. 

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