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Cronaca

Falsi documenti, prete padovano finisce indagato per corruzione

L'indagine nel suo complesso ha portato a 800 cittadinanze italiane ottenute con l'inganno, per un giro d'affari stimato in oltre 5 milioni di euro. Da stabilire se il prete padovano faceva o meno parte dell'organizzazione

Ci è finito come indagato per corruzione, un sacerdote della Diocesi di Padova, nell'inchiesta aperta dalla procura di Verbania per centinaia di falsi certificati di cittadinanza emessi sulla base di documenti costruiti ad arte.

Cena

Il prete, in cambio della promessa di una cena, fa avere un atto di battesimo falsificato a un brasiliano. Il documento sarebbe poi stato utilizzato dall'uomo giunto in Italia per chiedere all'anagrafe del comune in cui era andato ad abitare il riconoscimento della cittadinanza. I poliziotti avrebbero prova di un atto falso attribuibile al prete, ma le indagini continuano per verificare se questo sia un fatto isolato o meno. 

Mail e whatsapp

Nel 2018 alcune mail e delle conversazioni su WhatsApp tra il prete veneto e il cittadino brasiliano sono state intercettate, per questo sono risaliti a lui. L'indagine nel suo complesso ha portato a 800 cittadinanze italiane ottenute con l'inganno, per un giro d'affari stimato in oltre 5 milioni di euro. Ora bisogna stabilire se il prete padovano ha semplicmente commesso una "leggerezza" o se ha agito perché vicino all'organizzazione che ha messo in piedi il giro di documenti falsi. 

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