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Cronaca

Cimice asiatica, è invasione: via libera al finanziamento alle aziende agricole per difendere i frutteti

La Regione ha pubblicato la delibera che istituisce il contributo in conto capitale per l’installazione delle reti antinsetto sulle colture frutticole, in modo da contrastare l’attacco dell’insetto alieno

La Regione ha pubblicato la delibera che istituisce il contributo in conto capitale per l’installazione delle reti antinsetto sulle colture frutticole, in modo da contrastare l’attacco dell’insetto alieno. Ad oggi questa è l’unica forma di difesa di una qualche efficacia nei confronti dell’insetto alieno che già lo scorso anno ha provocato estesi danni alle colture, in particolare ai frutteti della Bassa Padovana.

Agricoltura

Gli agricoltori potranno presentare la domanda entro i primi giorni di maggio, ricorda Coldiretti Padova che in più occasioni aveva sollecitato la Regione a trovare le risorse per la difesa delle colture e allo stesso tempo a favorire la ricerca scientifica per contenere e contrastare la diffusione della cimice. Il contributo in conto capitale, pari al 40% della spesa ammessa (50% per aziende condotte da giovani entro 5 anni dall’insediamento), è sotto forma di aiuto de minimis, e servirà per l’acquisto e messa in opera di dispositivi per la protezione delle colture frutticole in Veneto, come reti anti-insetto e relativi accessori. La spesa massima ammissibile a contributo è pari a 3.000 euro per ettaro, comprensivi di eventuale manodopera aziendale e/o extra aziendale pari ad un massimo di 1.498 euro ad ettaro (14 euro l’ora per un massimo di 107 ore per ettaro). Le superfici minima e massima sono rispettivamente 1 e 4 ettari per azienda. Ad avere priorità nella concessione dei contributi saranno le coltivazioni biologiche, le colture a denominazione d’origine (Dop-Igp) e le superfici assoggettate ai sistemi di qualità (Sqnpi-Qv). Inoltre, sarà data priorità alle aziende condotte da giovani agricoltori under 41. Tra i criteri di ammissibilità è necessario per i richiedenti, avere la qualifica di Iap (Imprenditore agricolo professionale) ed essere iscritto alla previdenza agricola dell’Inps in qualità di coltivatore diretto. Ad occuparsi dell’assegnazione dei contributi sarà Avepa.

Coldiretti

«I nostri uffici territoriali stanno già preparando le prime domande di contributo – afferma Giovanni Roncalli, direttore di Coldiretti Padova – perché sono molti gli agricoltori che fanno ricorso a questa forma di difesa, già sperimentata lo scorso anno nelle zone più colpite. Questa comunque non sarà l’unica azione per contenere la proliferazione della cimice che sta minacciando anche altre coltivazioni, comprese quelle a pieno campo che non possono essere coperte con le reti. E’ indispensabile proseguire anche l’attività di ricerca, già avviata dall’Università di Padova in collaborazione con la Regione e con Coldiretti, per trovare una soluzione sostenibile ed efficace per debellare questo insetto alieno, introducendo degli antagonisti in natura».

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