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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Villafranca Padovana

Prof padovano negazionista, Ugei chiede la rimozione dall'incarico

La presidente dell'Unione giovani ebrei d'Italia ha inviato la richiesta al ministro Carrozza. Nel mirino Franco Damiani di Villafranca Padovana per le sue esternazioni su Facebook sulla metodologia didattica del liceo Curiel in relazione all'Olocausto

"È tutto sbagliato, siamo nel regno dell'illecito, della falsità, della menzogna propinata ai giovani". Queste le parole scritte dal professor Franco Damiani, di Villafranca Padovana, docente al liceo Curiel di Padova, sul proprio profilo Facebook in merito alla metodologia didattica in relazione all'Olocausto dello stesso istituto in cui era stato chiamato a presiedere la commissione degli esami di maturità di due classi. Frase che, assieme ad altre pubblicate sul social network, potrebbero costare il posto all'insegnante padovano, finito nel mirino dell'Unione giovani ebrei d'Italia.

NEGAZIONISTA. La presidente dell'Ugei, Alessandra Ortona, ha infatti indirizzato al ministro dell'Università Maria Chiara Carrozza la richiesta di "sollevare dall'incarico" di docente Franco Damiani in quanto "negherebbe l'esistenza della Shoah". A cinque giorni dalle prove di maturità, il prof era già stato sollevato dall'incarico di presiedere la commissione agli esami proprio per via delle esternazioni su Facebook. In una lettera di spiegazioni inviata poi all'Ufficio scolastico regionale per il Veneto il docente indicava come un esempio di questa "metodologia errata" un "laboratorio di storia" dedicato al negazionismo. "So quel che dico, avendo nella mia biblioteca almeno cinquanta libri non 'sul' cosiddetto 'negazionismo', ma 'degli' storici che più correttamente si chiamano revisionisti, alcuni dei quali conosco di persona - aveva scritto in quell'occasione - e so con quanto scrupolo operino e mi indigna pensare come saranno stati calunniati in quel laboratorio, insieme con migliaia di altre persone che non possono più difendersi perché morte".

"IMPEDIRGLI DI INSEGNARE". Damiani è stato più volte trasferito negli ultimi dieci anni (in un caso su sua richiesta) ed è stato oggetto anche di interrogazioni parlamentari, nonostante le quali è stato nominato quattro volte presidente di commissione agli esami di maturità. "Siamo a chiederci - sottolinea Ortona - come sia possibile che, mentre in diversi Paesi dell'Unione Europea è ormai da tempo stato introdotto il reato di negazionismo, in Italia, a coloro che negano l'Olocausto, sia concesso insegnare liberamente nei licei e prendere parte alle commissioni degli esami di stato". Nel chiedere un incontro al ministro sulla questione, l'Ugei auspica che a Damiani "non sia più permesso insegnare e che simili provvedimenti vengano presi nei casi in cui tesi negazioniste o incitanti all'odio e alla discriminazione siano promosse all'interno di scuole e università".

BOTTA E RISPOSTA SU FB. Alcuni utenti di Facebook hanno pubblicato alcune delle fotografie più drammatiche dell'Olocausto sul profilo di Damiani che, in tutta risposta, ha commentato: "l'unico Olocausto è quello di Nostro Signore Gesù Cristo". Sempre sul suo profilo, ha scritto ad un commentatore: "puoi risparmiarti la fatica di scrivere lunghi elenchi di morti. Basta che tu me ne dica uno: un solo nome di giudeo gasato. Fornendomi le prove di quanto dici". E poi ancora: "non abbiamo bisogno di testimonianze né di confessioni per sapere che gli americani hanno lanciato bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki nell'agosto del 1945. Come può avvenire che non si disponga di una qualunque prova, altro che di testimonianze e di confessioni per un genocidio che ha fatto milioni di vittime nelle camere a gas - non un solo documento, non cadaveri, non l'arma del crimine, niente?".

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