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Cronaca San Carlo / Via Cà Magno

Banda di ladri sgominata in un blitz: a gestirla un ex membro della Mala del Brenta

Dopo un lungo monitoraggio la squadra mobile ha arrestato tre pericolosi soggetti. Noti per rapine a banche e portavalori, uno di loro scontava la pena in prova ai servizi sociali

All'apparenza erano tre persone di mezza età che frequentavano la zona di San Gregorio all'Arcella. L'abbigliamento e il modo di fare non sono però sfuggiti a chi li conosce per quel che sono davvero: criminali navigati, uno come ex socio niente meno che di Felice Maniero. É tutta padovana la cellula criminale neutralizzata dalla polizia dopo un furto mirato, i cui componenti sono finiti in carcere e ai domiciliari.

La refurtiva, gli arnesi e le immagini dell'arresto di tre pericolosi ladri

Tecnica collaudata

Con una solida esperienza in fatto di crimini, Rino Dorio e Silvio Bertato, 69 e 64 anni, hanno puntato una villetta di via Ca' Magno. Una fitta serie di sopralluoghi, durati giorni, per studiare le abitudini non solo dei proprietari, ma anche delle altre persone che bazzicavano in zona. Attentissimi a non farsi scoprire, per non essere riconosciuti si coprivano con giacconi, cappelli e occhiali da sole. Hanno coinvolto anche la convivente di Bertato, la 53enne Roberta Beis, finora incensurata.

I pedinamenti

A riconoscerli sono stati alcuni agenti che in passato li avevano già arrestati. Grazie all'aiuto dei residenti, i sospettati sono stati osservati per giorni prima di dare il via al blitz decisivo. Avevano anche preventivamente tagliato la recinzione della villetta e a quel punto è stato chiaro il loro intento. «Fondamentale è stato l'aiuto arrivato dai residenti, che dimostra come la zona sia collaborativa» commenta il capo della squadra mobile Mauro Carisdeo. Una donna ha messo a disposizione il suo giardino per tenerli sotto controllo e il 30 ottobre li hanno aspettati fuori dall'obiettivo colpito.

Il furto e gli arresti

Mentre i proprietari erano al lavoro, dentro un'auto a fare da palo sono rimasti Bertato e la compagna. Dorio, nonostante l'età, si è intrufolato nell'abitazione di via Ca' Magno dove è rimasto più di un'ora. Gli agenti hanno bloccato la coppia perché non lo avvisasse e, a lavoro compiuto, ha arrestato anche il 69enne con addosso la refurtiva. Guanti, cacciaviti, tenaglie: avevano tutti gli attrezzi del mestiere, oltre ai gioielli appena rubati.

Un torbido passato

Fermati su disposizione del pubblico ministero, il gip ha convalidato gli arresti per furto e disposto la carcerazione. Roberta Beis, non avendo precedenti, è ai domiciliari nell'abitazione di Cadoneghe che condivideva con Bertato. Diversa la situazione dei due uomini, finiti in carcere. Bertato aveva già scontato 17 anni per una efferata rapina a un portavalori realizzata con la complicità di alcuni giostrai ed era stato arrestato nel 2008 per un'altra rapina a una banca di Pisa.

L'ombra della Mala del Brenta

Assai turbolento anche il passato di Dorio, residente a Cadoneghe ed ex socio di Felice Maniero. Dopo un valzer di arresti, condanne, processi e assoluzioni con un lungo periodo da sorvegliato speciale, nel settembre 2012 ha tentato di rapinare due rappresentati orafi a Castelfranco. Con quattro complici aveva organizzato alla perfezione il colpo, poi sfumato per un errore grossolano che li aveva portati a speronare un'auto che non era quella delle vittime designate. Per quell'episodio era stato condannato nello stesso anno a 3 anni e 3 mesi di carcere per tentata rapina in concorso, a cui si aggiungeva l'accusa di ricettazione per il furto di due auto usate per l'assalto, rubate pochi giorni prima. Nel 2017 la condanna è diventata effettiva e il 69enne aveva scontato una parte della pena. Poi è stato affidato ai servizi sociali, dove era attualmente in prova.

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