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Cronaca Montegrotto Terme

Furti in appartamento, una ventina i colpi sventati: ladri in manette Alle mogli: "Cosa vuoi per Natale?"

Al termine di una complessa indagine, i carabinieri della compagnia di Padova hanno arrestato tre albanesi, ritenuti i responsabili di svariate razzie. Stavano per rimpatriare e preparavano i regali per i familiari

A frenare, o per lo meno contenere, la recente escalation di furti registrata a Padova e provincia che puntualmente vede, con l'avvicinarsi delle festività natalizie, bande di predoni sempre più scatenate in razzie, ci hanno pensato nelle scorse ore i carabinieri della compagnia euganea. Vere e proprie batterie, spesso costituite da romeni o extracomunitari, senza vincoli diretti col territorio, ogni giorno, al calar del sole, perlustrano quartieri interi alla ricerca di villette o appartamenti temporaneamente incustoditi. Abili scalatori, scaltri scassinatori, individuano obiettivi papabili e in pochi minuti entrano all’interno, facendo razzia principalmente di preziosi. Al termine di una complessa indagine durata un mese, nel corso della quale sono stati una ventina i colpi sventati, i militari dell'arma hanno arrestato tre albanesi di 21, 24 e 25 anni, dediti a furti in appartamento.

VIDEO-INTERVISTA: Ladri strafottenti, preparavano i regali di Natale da portare ai familiari

SVENTATI 20 FURTI. Nelle scorse settimane, i carabinieri del Norm di Padova, in coordinamento con quelli della compagnia di Abano e di Este, hanno intercettato una Ford Fusion nera sospetta che "pattugliava" il territorio di Montegrotto. L’hanno seguita per ore, impedendo, di fatto, ai quattro occupanti di portare a termine una ventina di furti. Osservandoli a distanza, i militari hanno notato in più occasioni uno o due passeggeri, vestiti di nero e con guanti, scendere dalla macchina in corsa (pratica utilizzata per evitare che il gps intercetti la loro fermata) e tentare di balzare all’interno di abitazioni private. Vari passaggi con le macchine con i colori di istituto, di volta in volta, sono riusciti a impedire che i criminali portassero a termine i loro intenti. Simulando, successivamente, un controllo casuale, nel Rodigino, i militari di Padova si sono limitati a denunciare i tre albanesi per possesso di arnesi da scasso, e a sequestrargli la macchina, dato che l’autista era senza patente.

15 CASE PER NOTTE. Da quel giorno sono iniziate anche le intercettazioni e, sotto la direzione del pm Francesco Tonon, i carabinieri del Norm di Padova hanno avuto modo di individuare i contorni di un’attività criminale di grosso spessore: i tre albanesi, clandestini, pregiudicati e totalmente irrispettosi delle regole italiane, non lasciavano passare giorno senza andare "al lavoro", facendo visita anche a 10-15 case per notte. Sentendosi poco sicuri nel territorio Veneto, dopo pochi giorni si sono spostati in Trentino. Martedì mattina è scattato il blitz. Con il supporto dell’arma locale, i carabinieri di Padova hanno fatto irruzione in una pensione di lusso a Cermes, in provincia di Bolzano, dove i tre ladri avevano trovato rifugio.

REFURTIVA NEL GIARDINO DELL'HOTEL. Nei giorni precedenti ai criminali era stato sequestrato mezzo chilo di preziosi, nascosto nel giardino dell’albergo, e di provenienza ignota. L’attività tecnica ha permesso agli investigatori di ricondurre tale merce a 8 furti in appartamento commessi nei giorni precedenti dalla batteria, nel territorio di Este e in quello Bolzanino. Anelli, bracciali, orologi di pregio, ma anche semplici fedi nuziali, con incise date di matrimonio e nomi degli sposi derubati, per un valore stimato di oltre 50mila, sono in fase di restituzione ai legittimi proprietari.

TENTATIVO DI FUGA DALLA CASERMA. I tre albanesi sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria e portati nel carcere di Bolzano. Uno di loro, durante le operazioni di identificazione, agile come un gatto, è riuscito a saltare dal primo piano della caserma, ma è stato immediatamente acciuffato e arrestato anche per evasione. Per tutti i preziosi non ancora riconosciuti, è scattata per gli albanesi la denuncia per ricettazione.

STRAFOTTENTI. Tramite le intercettazioni telefoniche delle conversazioni dei tre albanesi è emersa la strafottenza con cui prendevano in giro i proprietari delle case che derubavano, le forze dell'ordine, la giustizia e l'Italia intera. "Io qui in Italia entro, esco e faccio quello che voglio", ha ribadito ad un militare al momento dell'arresto, convinto di rimanere impunito, uno dei tre arrestati, pluripregiudicato.

I REGALI DI NATALE. Sempre dalle intercettazioni, è emerso che prendevano le "ordinazioni" dei regali di Natale dei familiari, dai quali sarebbero ritornati a giorni. Sono stati registrati i dialoghi con le mogli in patria: "Ho 3mila euro, chiedimi quello che vuoi". Il dono ambito dalla consorte? Una collana di perle. Regali che però non arriveranno più a destinazione, tanto meno assieme ai tre albanesi che per il momento restano in carcere a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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