Ladri seriali appassionati d'Oriente: furti mirati nei negozi di fumetti
Hanno mirato ad almeno due negozi specializzati nella vendita di manga e prodotti orientali, i colpi confermati dai titolari. Nascondevano il bottino nell'auto e nella biancheria intima
Un tour del centro di Padova, ma non per ammirare le bellezze della città. L'obiettivo dei quattro iraniani arrestati erano alcuni negozi, dove hanno rubato merce e contanti destando i sospetti della squadra mobile che li ha intercettati e perquisiti recuperando il bottino.
Gli avvistamenti
Era sabato pomeriggio quando gli agenti hanno notato più volte una Ford C-max aggirarsi nel centro città e accostare in prossimità di diversi esercizi commerciali. Dopo aver parcheggiato, gli occupanti entravano nelle rivendite e ne uscivano dopo pochi minuti, apparentemente senza fare acquisti.
La refurtiva
I poliziotti hanno fermato e perquisito il veicolo e le quattro persone a bordo, due uomini e due donne, tutti di nazionalità iraniana. Addosso i quattro sono stati trovati diversi contanti nascosti: 150 euro in un reggiseno, 140 e 45 in due diversi portamonete. Nel cruscotto dell'auto c'erano invece una scatola con delle miniature da collezione e 4 confezioni di zuppa istantanea avvolte in una borsa del negozio Kissa Shop.
I furti
La telefonata all'esercizio di via Morgagni, specializzato nella vendita di fumetti, gadget per il collezionismo e cibi orientali ha confermato le ipotesi: dagli scaffali mancavano proprio i modellini e le minestre trovate nella Ford. Preso di mira anche il Games Workshop di via del Santo, dove i titolari hanno comunicato il furto di una piccola somma di denaro contante dal registratore di cassa.
Il processo
A quel punto non ci sono stati dubbi: i quattro iraniani sono stati arrestati con l'accusa di furto aggravato con destrezza e in concorso. Portati in questura, si è scoperto che sono tutti in possesso di regolare permesso di soggiorno e residenti a Caserta, tutti con precedenti specifici in diverse regioni italiane. A fronte dei numerosi episodi di delinquenza, sono stati processati per direttissima lunedì mattina e hanno ricevuto il divieto di ritornare in Veneto. La polizia indaga per verificare se altri negozi siano stati presi di mira in zona.