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Cronaca Santo / Piazza del Santo, 11

Furto blasfemo sotto le cupole del Santo: "pescano" le banconote destinate ai poveri

Un pugliese e una peruviana, non nuovi a simili episodi, hanno colpito nel cuore della religiosità padovana usando uno stratagemma semplice ma efficace. Convalidato l'arresto

Ladri spudorati e blasfemi, che non solo hanno colpito in uno dei luoghi simbolo di Padova, ma hanno addirittura preso di mira le offerte destinate ai poveri. A peggiorare la situazione, il fatto che non fosse il primo colpo in un luogo religioso.

Rubate le offerte per i poveri al Santo

Finti turisti

Hanno scelto la domenica, giorno in cui la basilica è gremita di fedeli e turisti. Speravano di mescolarsi alla folla e non essere notati, invece proprio alcuni dei presenti hanno fatto saltare il loro piano chiamando i carabinieri. A formare la coppia di ladri, un 33enne di Altamura e una 49enne peruviana residente a Pisa. I due sono entrati al Santo domenica pomeriggio e si sono diretti verso una delle cassette per le offerte, puntando a quella del “Pane dei poveri”.

La tecnica

Una strategia studiata nei dettagli e probabilmente già collaudata: l'uomo con un metro avvolgibile e del nastro biadesivo “pescava” letteralmente il denaro dalle urne e lo passava alla complice. Il giochetto è durato pochi minuti, sufficienti a fargli intascare tre banconote da 50 euro. Quando sono arrivati i carabinieri di Limena i due erano in piena attività: nella borsa della donna c'era il bottino di 150 euro, un cartoncino foderato di biadesivo e monete e un filo di lenza. Attaccavano il cartoncino al metro e, grazie al peso degli spiccioli, lo calavano nelle cassette dove rimaneva attaccato alle banconote. Poi era sufficiente riavvolgere il metro e intascare il denaro.

L'arresto

Arrestati in flagranza per furto aggravato, hanno passato la notte nelle camere di sicurezza della caserma in attesa dell'udienza di convalida del fermo. Nel corso delle indagini si è scoperto che entrambi sono ladri navigati, già protagonisti di furti, ricettazioni e rapine in diverse parti d'Italia. Il 33enne in particolare è un habitué delle razzie in chiesa. Lunedì mattina il processo per direttissima ha confermato l'arresto: l'uomo ha ora l'obbligo di dimora ad Altamura, la donna dovrà presentarsi due volte a settimana dai carabinieri della cittadina pugliese.

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