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Cronaca

Da Padova a Ravenna per rubare nelle isole ecologiche: arrestati tre predoni

In manette per furto aggravato e denunciati per aver trasportato rifiuti senza averne l'autorizzazione una 39enne, un 40enne italiano ed un 36enne originario del Marocco, tutti residenti nel Padovano. I tre sono stati sorpresi con la refurtiva a Bagnara di Romagna

Nella tarda serata di venerdì tre predoni specializzati in furti di batterie esauste ai danni di isole ecologiche ed elettrauti si sono introdotti nella stazione ecologica di Hera a Bagnara di Romagna (Ravenna), in via 2 Giugno. La centrale operativa del 112 di Faenza, appena ricevuta la segnalazione di un cittadino che nel rincasare aveva notato alcuni movimenti sospetti all’interno dell’isola ecologica, ha inviato un equipaggio della stazione carabinieri del luogo, che stava pattugliando la zona proprio per prevenire i furti nella fascia più “sensibile” della giornata che è quella serale.

AUTO. I militari dell’Arma hanno intercettato una Ford Galaxy che si era fermata, con i fari spenti, in una zona defilata, affiancata da una Volkswagen Golf parcheggiata allo stesso modo. Quando i carabinieri hanno illuminato con il faro i due veicoli sospetti si sono accorti che a bordo del Suv c’era una 39enne. Sul Golf c’erano invece due uomini, un 40enne italiano ed un 36enne originario del Marocco, tutti residenti nella provincia di Padova. I due uomini sono risultati al terminale degli “specialisti” nei furti ai danni di isole ecologiche messi a segno in molte province del nord Italia.

REFURTIVA. A quel punto, i carabinieri di Bagnara di Romagna hanno aperto il bagagliaio della Ford dove hanno trovato trenta batterie e accumulatori di corrente insieme a serpentine in rame, motori elettrici per frigorifero, televisori, ferri  da stiro ed altri rifiuti elettronici. I tre hanno subito confessato di aver prelevato quel materiale dall'isola ecologica.
 
ARRESTO. Con l’avallo del pubblico ministero D’Aniello, il terzetto è stato arrestato per furto aggravato, inoltre sono stati tutti denunciati per aver trasportato rifiuti senza averne l'autorizzazione, fra l’altro le batterie esauste che i tre avevano rubato sono classificate come rifiuti pericolosi in quanti tossici per la salute a causa dell’alta percentuale di piombo e acido solforico contenuta all’interno.
 
DIVIETO DIMORA. Sabato mattina, in tribunale a Ravenna, davanti al giudice Beatrice Bernabei che ha convalidato l'arresto, i tre hanno ammesso le loro responsabilità. In attesa della data del processo,  per i due uomini è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Ravenna: alla donna non è stata applicata alcuna misura. (da Ravennatoday.it)

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