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Cronaca

Maxi furto di endoscopi all'ospedale di Padova "Chi l'ha visto?" lancia un appello per ritrovarli Azienda ospedaliera: "Il servizio non si ferma"

Il personale medico e paramedico ha dato la propria disponibilità a fermarsi oltre l'orario di servizio per limitare i disagi: "La prima menomazione, l'hanno subita i nostri pazienti"

Trentadue endoscopi per un valore di 600mila euro sono stati rubati, lo scorso weekend, dall'ospedale di Padova. È la seconda volta che accade in pochi mesi, e l'ennesima a livello nazionale: la stessa tipologia di furto si è, infatti, verificata in diversi nosocomi italiani negli ultimi mesi.

"IL SERVIZIO NON SI FERMA". "La prima menomazione è stata causata ai pazienti", ci tiene a sottolineare l'Azienda ospedaliera, che con l'aiuto e la disponibilità di medici e paramedici - "cui va un sentito grazie da parte del direttore generale" - si è già attivata per limitare al massimo i disagi e garantire comunque la continuità del servizio. L'ospedale ha, infatti, già riprogrammato le endoscopie "saltate" grazie alla collaborazione del personale, circa 50 persone, che ha dato la propria disponibilità a fermarsi oltre l'orario di servizio per consentire ai pazienti (circa 22) di poter effettuare l'esame previsto entro la settimana.

UN APPELLO SU "CHI L'HA VISTO?". Mercoledì - secondo quanto riferito dall'Azienda ospedaliera - un appello dovrebbe essere lanciato dalla trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?" di Rai3, allo scopo di aiutare l'ospedale padovano nel tentativo di recuperare i preziosi strumenti.

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