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Cronaca Ospedali / Piazzale Pontecorvo

Ruba cellulare e pc coi giochi a bimba malata di cancro: arrestata

A dare l'allarme la stessa piccola paziente del reparto di oncoematologia pediatrica dell'ospedale di Padova: 10 anni, del Kenya. Vicentina la ladra, fermata mentre stava scavaldando il cancello per fuggire col bottino

Senza scrupoli. Una "vecchia" conoscenza degli agenti del posto di polizia all'ospedale di Padova è stata arrestata lunedì sera dopo che, intorno alle 22, era giunta la segnalazione di un furto all'interno della stanza di degenza di una bambina di 10 anni, proveniente dal Kenya, nel reparto di oncoematologia pediatrica.

RECIDIVA. La ladra, Daniela B., 45enne vicentina originaria di Thiene, senza fissa dimora e non nuova a reati simili, scarcerata lo scorso aprile dopo aver scontato 10 mesi di condanna per furto in abitazione, nonchè già arrestata da parte dei poliziotti dello stesso nosocomio della città del Santo nel 2008 perché rubava all'interno aggirandosi con addosso un camice e avvicinandosi alle persone anziane e più deboli, alle quali riusciva a carpire la fiducia con la sua mise ingannevole per poi derubarle, era stata notata nuovamente aggirarsi tra i reparti e segnalata al posto di polizia già da una settimana.

IL FURTO. Dopo aver fatto i suoi "sopralluoghi", individuata la "preda", lunedì sera, intorno alle 22, ha deciso di colpire, approfittando del fatto che la bambina malata di cancro era appena stata lasciata da sola in camera per riposare dalla madre, che si era spostata nella vicina stanza con poltrone e tv. La piccola, in dormiveglia, è stata però svegliata dall'ingresso in stanza della donna, che ha descritto nei minimi particolari -  di bassa statura, un caschetto di capelli scuri, corporatura magra - mettendo subito sulle buone tracce gli agenti. L'ha vista aprire l'armadio e prendere il computer con cui trascorreva il suo tempo a giocare e dal cassetto del comodino un telefono cellulare praticamente nuovo, entrambi oggetti regalati dall'associazione "Famiglie insieme" di Breganze che sta ospitando la famiglia, temporaneamente domiciliata in parrocchia a Salcedo, supportandola nella cura della malattia della bambina.

L'ARRESTO. La piccola ha così suonato il campanello richiamando l'attenzione dell'infermiera e della madre, quindi del fatto è stata informata anche la polizia che si è subito messa sulle tracce della ladra. Quest'ultima è stata fermata e arrestata in flagranza con addosso ancora il computer portatile e il telefonino appena sottratti mentre cercava di fuggire scavaldando il cancello sul lato Pontecorvo che alle 21.30 chiude. Processata per direttissima martedì mattina, è stata condannata per il reato di furto aggravato a una pena detentiva di un anno da scontare nel carcere femminile di Montorio Veronese e al pagamento di 300 euro di multa.

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