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Cronaca

Galan, negata la scarcerazione anticipata: resta ai domiciliari fino al 6 gennaio

L'ex governatore del Veneto terminerà di scontare per intero la pena patteggiata a due anni e dieci mesi. Trascorrerà pertanto a casa le imminenti festività natalizie

Nessuno sconto di pena per Giancarlo Galan, che rimarrà agli arresti domiciliari a cui è finito in seguito allo scandalo Mose fino al 6 gennaio prossimo. Lunedì mattina, la sezione padovana del tribunale di Sorveglianza di Venezia ha infatti notificato al suo legale, l’avvocato Antonio Franchini, il respingimento della richiesta che avrebbe permesso all'ex governatore del Veneto di chiudere prima il suo debito con la giustizia dopo il patteggiamento a 2 anni e 10 mesi.

FESTIVITÀ ANCORA AI DOMICILIARI. L’archiviazione disposta dal tribunale di Rovigo del fascicolo che lo vedeva indagato per i danneggiamenti ai sanitari di villa Rodella a Cinto Euganeo - messa all'asta per consentire allo Stato di recuperare i 2,6 milioni di euro che l'ex governatore deve restituire - non è quindi bastata come prova di buona condotta, per anticipargli la libertà in vista delle imminenti festività natalizie.

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