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Cronaca Voltabarozzo / Via Giovanni Acuto

É morto Gilmo Bertolini, simbolo della cultura padovana

Il fratello minore non lo sentiva da giorni: all'arrivo dei soccorritori la triste conferma. Celibe, era uno dei membri storici della Vecia Padova ed ex dipendente comunale

Si è spento improvvisamente nell'abitazione dove per lunghi anni aveva vissuto con l'anziana madre Gilmo Bertolini, eclettico e conosciutissimo uomo di cultura.

Il ritrovamento

Apprezzato attore, membro della Vecia Padova e membro dell'assessorato alla Cultura del Comune, l'ottantanovenne è stato trovato cadavere mercoledì sera nel suo appartamento di Voltabarozzo. A effettuare la tragica scoperta sono stati i carabinieri, accorsi in via Acuto su segnalazione del fratello ottantaseienne. I due si sentivano quotidianamente e non avendo più notizie di Gildo da un paio di giorni il fratello ha tentato invano di chiamarlo sia al telefono che al citofono. Dall'interno nessuna risposta. Temendo un malore è stato chiesto l'intervento dei militari e dei vigili del fuoco che, una volta entrati, lo hanno trovato esanime. Il medico del Suem non ha potuto far altro che constatarne il decesso che, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe risalire a diverse ore prima del ritrovamento. Sarebbe al momento esclusa ogni ipotesi di morte violenta. La salma, una volta ricomposta, è stata portata all'obitorio. Al momento non c'è ancora l'ufficialità sulla data delle esequie.

La commozione degli amici

Già dalle prime ore di giovedì la notizia della scomparsa ha suscitato grande cordoglio nella comunità padovana, di cui Gildo era membro attivissimo. Negli anni ha riunito attorno a sé tanti amici che oggi hanno voluto ricordarlo con parole commosse. L'associazione Vecia Padova, nelle parole del presidente Antonio Toninello, lo ricorda come «Un grande padovano, un socio prestigioso e generoso, un caro amico. Oltre a essere un talento era anche molto amato». Una morte inaspettata, tanto che la settimana prossima Gilmo avrebbe dovuto partecipare all'assemblea dei soci.

Teatro e cultura, gli amori di una vita

Eclettico e fervente appassionato di teatro, fin dalla gioventù ha fatto parte di varie compagnie e sono celebri le sue performance nelle strade e piazze del centro storico. Grande interprete del Ruzante, lo ricordano davanti alla statua del suo maestro quando ancora trovava posto in piazza Capitaniato ed era tra i fondatori dell'Associazione Ruzante. Vero maestro per intere generazioni dal 1979 aveva diretto corsi di formazione teatrale al centro parrocchiale di Voltabarozzo. Negli anni aveva lavorato prima come artigiano e poi come dipendente comunale dedicandosi alla sua grande passione, la cultura. Nel dicembre 2011 era stato insignito dall'allora sindaco Flavio Zanonato dell'onorificenza del Sigillo della città di Padova per meriti culturali. Non si era mai sposato e aveva sempre vissuto con la madre fino alla morte di lei.

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