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Cronaca

Giornata mondiale dell'acqua: risparmiati 3,5 miliardi di litri grazie a eAqua

AcegasApsAmga rendiconta i risultati ottenuti grazie al progetto di distrettualizzazione della rete idrica padovana: dal 2013 le perdite sono passate dal 34 al 29%. Inoltre, per conoscere la qualità dell’acqua bevuta a Padova è disponibile il report In Buone Acque e l’app l’Acquologo

3,5 miliardi di litri d’acqua risparmiati, pari al consumo medio di 9,5 mila famiglie con una riduzione dal 34 al 29% delle perdite idriche: sono questi alcuni dei numeri derivanti dal progetto eAqua di AcegasApsAmga, avviato a Padova nel 2013. Si tratta di un progetto innovativo che attraverso la distrettualizzazione della rete idrica e l’inserimento dei dati relativi a quest’ultima in un software particolarmente evoluto è in grado di individuare le zone più stressate della rete.

Rete monitorata

Questo significa, innanzitutto, che la rete padovana viene costantemente monitorata in tempo reale da circa 300 strumenti, ma soprattutto che il sistema, individuando zone a rischio di rottura, permette di intervenire sulla condotta prima del verificarsi di un danno. Nel corso del 2017 in questo modo è stato possibile bonificare circa 25 km di rete idrica padovana ed altrettanti sono previsti per l’anno in corso. Grazie a questi interventi e all’analisi della rete mediante la distrettualizzazione è stato possibile ridurre le perdite idriche, conseguentemente è stata necessaria anche meno energia per il sollevamento dell’acqua nelle zone più alte della città, risparmiando così 1.000 mWh equivalenti a 400 tonnellate di CO2 risparmiate all’atmosfera.

Più di 2,3 milioni di litri distribuiti dalle sorgenti urbane padovane

Sono giunte a quota 5 le Sorgenti Urbane distribuite sul territorio padovano e l’apprezzamento dei cittadini nei confronti del servizio offerto da AcegasApsAmga in collaborazione con Adriatica Acque è ormai ampiamente confermato dai numeri. Sono infatti più di 2,3 milioni i litri erogati dall’installazione della prima sorgente ad Abano Terme nel luglio 2014, da allora altre 4 ne sono sgorgate: nel maggio 2015 Legnaro, ottobre 2015 Mortise, gennaio 2016 Guizza, maggio 2016 Giarre, frazione di Abano Terme. Questo ha permesso di risparmiare, nel corso di questi anni, circa 1,5 milioni di bottigliette pet da 1,5 litri, con la conseguenza di evitare all’atmosfera circa 145 tonnellate di CO2 necessarie alla produzione delle bottigliette. In un paese come l’Italia che risulta al terzo posto nel mondo (e al primo in Europa) per consumo di acqua minerale, non è mai scontato ribadire che dell’acqua di rubinetto ci si può fidare perché è buona e sicura. Nel report in Buone Acque che rendiconta i dati quantitativi e qualitativi delle analisi effettuate sulle acque della rete padovana (e di tutto il territorio servito da AcegasApsAmga) nel corso del 2016, disponibile anche online, è possibile trovare molte informazioni sulle analisi effettuate (oltre 32 mila analisi solo nel 2016, risultate conformi alla legge nel 100% dei casi), sulla qualità dell’acqua che si beve a Padova, oltre a tanti buoni motivi per preferire l’acqua di rete a quella in bottiglia.

L'app

Per questo esiste inoltre l’app gratuita dedicata al servizio idrico AcegasApsAmga, l’Acquologo. Questa permette al cliente molteplici funzioni tra cui conoscere la qualità dell’acqua in città direttamente dal proprio smartphone, scoprire il risparmio economico generato dal consumo di acqua del rubinetto invece di quella in bottiglia grazie alla sezione “Quanto risparmi”. Sempre con l’app è possibile inviare dallo smartphone la lettura del proprio contatore idrico, essere avvisati tempestivamente in caso di momentanea interruzione dell’erogazione dell’acqua in seguito a lavori programmati o segnalare una perdita d’acqua in strada. L’applicazione offre infine la possibilità di contattare gli esperti AcegasApsAmga con domande e richieste sulla qualità dell’acqua, e di leggere le risposte alle domande più frequenti. Per ulteriori informazioni sull’app: www.acquologo.it

Un consiglio in più: imparare un nuovo approccio ai consumi idrici

Comprendere i concetti di "acqua virtuale" e di "impronta idrica" è il gesto in più per dare il proprio contributo alle risorse idriche del Pianeta. Produrre e commercializzare quello che si mangia e si usa ognigiorno chiede l'utilizzo di acqua. Il concetto si applica al cibo ma anche agli abiti che si indossano, ai mobili, la giornale che si legge. L'acqua entra nel processo produttivo di tutte queste cose. Esistono pubblicazioni, siti e app che aiutano a valutare e scegliere, come www.acquavirtuale.it del Gruppo Hera.

· Quanta acqua è necessaria per una maglietta di cotone? 3.000 litri

· 500 fogli di carta per fotocopie? 5.000 litri

· 1 mela o un'arancia? 70 litri

· 1 kg di carne bovina? 15.000 litri

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