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Cronaca Vo'

Shoah, più vicina di quanto si immagini: il campo di Vo' Vecchio

In occasione del "Giorno della Memoria", in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici padovani nei campi nazisti

I teatri di una triste parentesi. Quando si parla di campi di sterminio nazisti, si pensa immediatamente a nomi tristemente noti come Auschwitz, Dachau, Mauthausen. Meno spontanea risulta l'idea che a questi luoghi di destinazione finali si arrivasse da campi di concentramento e di transito disseminati nei territori occupati dalle armate del Terzo Reich. Luoghi, spesso, più vicini a noi di quanto si immagini.

L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA DI PADOVA

UN CAMPO DI CONCENTRAMENTO A VO' VECCHIO. A Padova, ad esempio, c'era un campo di concentramento per internati civili jugoslavi a Chiesanuova; a Ponterotto ce n'era uno per prigionieri mongoliani; a Vo' Euganeo, invece, furono imprigionati gli ebrei: villa Contarini – Venier nel comune di Vo' Vecchio, una casa gestita dalle suore elisabettiane. Svolse la funzione di campo dal 3 dicembre 1943 al 17 luglio 1944.

IL PROGRAMMA DELLE COMMEMORAZIONI A VO'

UN TERRIBILE DESTINO. I prigionieri anziché a Fossoli (Carpi-Modena) ormai smantellata, furono mandati a San Sabba (Trieste). Alla Risiera di San Sabba rimasero all'incirca 10 giorni e poi il 31 luglio furono caricati sui carri (ad uso trasporto bestiame) del convoglio ferroviario 33T. Giunsero ad Aushwitz-Birkenau il giorno 3 agosto 1944. Il gruppo era composto da 71 persone. Alcuni riuscirono a passare la selezione e furono immatricolati, gli altri furono gassati e cremati immediatamente. Solo 7 persone riuscirono a sopravvivere. Di questi ultimi, tre provenivano da Vo'.

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