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Cronaca

Giulia Cecchettin, in 15mila al corteo per le strade di Padova

Il lungo serpentone si è insinuato per via Tommaseo (con alcuni manifestanti che ne hanno approfittato per imbrattare con scritte come "Vergogna" e "Il patriarcato uccide" i muri della Fiera e il piazzale antistante) passando per la stazione ferroviaria e per Corso del Popolo fino ad arrivare in piazza delle Erbe

Una marea umana, di quelle difficili da contenere: oltre 15mila persone provenienti da tutto il Veneto hanno manifestato nella serata di oggi, lunedì 20 novembre, per le vie di Padova "contro la violenza patriarcale, di genere e transfobica" e nel nome di Giulia Cecchettin.

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L'orario di ritrovo era stato fissato dal Collettivo Squeert e dal Cso Pedro - organizzatori della protesta - per le 19.30, ma il corteo ha preso il via da Porta Portello solo pochi minuti prima delle 20 in quanto nel quartiere universitario per eccellenza continuavano ad arrivare giovani su giovani, pronti ad urlare tutta la propria rabbia per il 105esimo femminicidio del 2023. Il lungo serpentone si è insinuato per via Tommaseo (con alcuni manifestanti che ne hanno approfittato per imbrattare con scritte come "Vergogna" e "Il patriarcato uccide" i muri della Fiera e il piazzale antistante) passando per la stazione ferroviaria e per Corso del Popolo fino ad arrivare in piazza delle Erbe, dove le migliaia di ragazzi e ragazze ancora presenti hanno fatto sentire la propria voce. Stando alle indiscrezioni anche Elena Cecchettin, sorella di Giulia, avrebbe partecipato al corteo salvo andarsene dopo pochi minuti dall'inizio dello stesso.

Manifestazione Giulia Cecchettin Padova

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