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Cronaca

Imasaf, le proteste si spostano a Padova

In piazza Antenore a partire dalle ore 10.30 di venerdì 29 i lavoratori e le lavoratrici della Imasaf saranno riuniti in presidio mentre i rappresentanti sindacali incontreranno il Prefetto Raffaele Grassi

Nella giornata di domani, 29 luglio 2022, si terrà alle ore 11.00 un incontro convocato dal prefetto Raffaele Grassi con l’intento di trovare una soluzione alla vertenza Imasaf. Al tavolo sono stati invitati a partecipare le organizzazioni sindacali Fim e Fiom, le Rsu, il sindaco di Cittadella e i rappresentanti dell’azienda. In piazza Antenore a partire dalle ore 10.30 i lavoratori e le lavoratrici della Imasaf saranno riuniti in presidio.

L’incontro di domani segue tutta una serie di iniziative di lotta portate avanti dai lavoratori in questi mesi. Lunedì scorso, ad esempio, ci sono stati sia il corteo con distribuzione di volantini per il mercato di Cittadella che l’incontro con il sindaco Pierobon. La protesta dei lavoratori e delle lavoratrici si incentra sul mancato rispetto degli accordi sottoscritti 3 anni fa da parte dell’azienda inerenti la rinuncia della quattordicesima da parte dei lavoratori a fronte di investimenti mai compiuti dalla proprietà e dal risanamento dei buchi nei versamenti dei fondi pensione, ammanchi mai sanati, anzi arrivati ad oltre un milione di euro in questi anni (anche se confermiamo  di aver ricevuto comunicazione della garanzia di  risanamento del debito entro il 15 agosto, cosa che speriamo avvenga come promesso). In tutti questi anni i lavoratori hanno fatto questi accordi per tutelare il salario che c’era e per darsi una prospettiva.

«L’essere un’azienda di un settore in crisi, come quello dell’automotive, non giustifica la Imasaf della mancata capacità di realizzare un piano aziendale con gli investimenti necessari per stare sul mercato. Il loro impegno come imprenditori dovrebbe essere quello di dare una prospettiva alla loro azienda e ai lavoratori che hanno sacrificato molto e in prima persona per aiutare l’azienda a restare a galla e a migliorare il proprio rendimento. La situazione fragile della Imasaf non può essere affrontata con diktat che mettono i lavoratori in difficoltà e creano rapporti aziendali tossici e difficili da risolvere.” hanno detto i sindacati in vista di domani “Auspichiamo che con l’intercessione del prefetto i dirigenti della Imasaf scelgano di discutere seriamente e serenamente della situazione con lo scopo di raggiungere una soluzione condivisa che non sia a totale svantaggio dei lavoratori e delle lavoratrici come quella proposta durante in nostro ultimo incontro». 

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