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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Rovolon

L'impresa straordinaria di Massimo Zaffari: su un biciclo dell'800 da Brno a Venezia

Il padovano è partito il 18 maggio dalla Repubblica Ceca su quello che veniva considerato il "bolide" dell'Ottocento. Mercoledì l'arrivo in laguna, sulle orme delle truppe asburgiche

Un'impresa d'altri tempi, per giunta su un mezzo d'altri tempi. É quanto è riuscito a combinare Massimo Zaffari, 45enne padovano di Bastia di Rovolon partito dalla Repubblica Ceca e arrivato nella laguna veneziana in sella a un originale biciclo dell'Ottocento.

I numeri di un viaggio incredibile

Il via venerdì 18 maggio nella lontanissima Brno e l'arrivo a Venezia dopo 13 giorni: 1.280 chilometri e quasi 200 ore il sella. Che non sarebbe granché se fossero stati percorsi in auto, non sarebbero nemmeno eccezionali se realizzati con una moderna bicicletta da corsa, ma che diventano un'impresa straordinaria se il mezzo di trasporto in questione è un biciclo di 150 anni fa, un vero bolide per l'epoca.

Storia, sport e sfide personali

L'intento del ciclista padovano era di ritrovare un contatto con le generazioni che l'hanno preceduto ricalcando il percorso che al tempo intrapresero le truppe asburgiche per entrare in Italia: non una semplice sfida sportiva, ma un viaggio personalissimo a braccetto con la storia, dunque. Le dichiarazioni di Zaffari sono state pubblicate in una nota sulla pagina Facebook NEXT New Extraordinary Talents: "Ho viaggiato un'intera vita visitando posti in tutti gli angoli del globo, ma di gran lunga questa è l'esperienza più bella della mia vita - avrebbe confidato il ciclista all'amico Daniele Cellini - un'esperienza che di sicuro vorrò ripetere".

Le tappe

L'itinerario è partito dalla Repubblica Ceca per poi passare da Bratislava, Vienna, Monaco di Baviera e proseguire per Innsbruck, Trento, Bassano del Grappa, Noale e, dulcis in fundo, Venezia. "Per Zaffari l’idea di percorrere le strade battute nell’Ottocento dall’esercito asburgico, dalla Boemia fino al Lombardo-Veneto, lo esalta - si legge sulla stessa pagina Facebook -. L’idea di vedere come si trasformano la natura e le città al di là e al di qua delle Alpi, lo emoziona. L’idea di mettersi alla prova con un’impresa fuori dal comune, lo eleva dentro come persona".

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