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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Megliadino San Vitale / Via Giocondo Vascon

Un boato a Megliadino San Vitale Esplode deposito fuochi artificiali

Il botto è stato udito a chilometri di distanza, lunedì, alle 12.30. L'incendio è scoppiato in via Voltan. Saltate in aria le finestre di alcune abitazioni, piccoli roghi nei campi vicini. Vigili del fuoco al lavoro

Violenta esplosione, lunedì, pochi minuti prima delle 12.30, in via Vascon a Megliadino San Vitale, per un incendio all'interno di un deposito di fuochi d'artificio della ditta "Pirotecnica".

VIOLENTA ESPLOSIONE. Un primo botto, fragoroso, è stato udito a diversi chilometri di distanza, e ha provocato l'esplosione delle finestre di alcune abitazioni vicine, nel raggio di duecento metri. Sotto le macerie del tetto collassato continuano a saltare fuochi, provocando altri incessanti botti e piccoli roghi tra le sterpaglie circostanti. Per fortuna nessuna persona è rimasta coinvolta o ferita.

L'esplosione a Megliadino San Vitale

COLONNA DI FUMO VISIBILE DA DISTANTE: Guarda il video

VIGILI DEL FUOCO AL LAVORO. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, una ventina di uomini da Este, Abano e Padova, al lavoro con 6 mezzi: 2 Aps, 2 autobotti e 2 mobili boschivi. I pompieri sono all'opera su due fronti: l'incendio al deposito e i focolai nelle campagne circostanti, provocati dai botti che continuano ad irradiarsi nell'aria. La strada è stata chiusa per consentire le operazioni. Una colonna di fumo bianco è visibile a chilometri di distanza.

DEPOSITO DISTRUTTO. Il primo ad accorgersi di quanto stava accadendo è stato proprio il titolare dell'azienda, che ha la sede principale a Saletto di Montagnana ed è molto nota nella zona. L'uomo stava caricando del materiale esplodente su un furgone, quando si è accorto della presenza di una scintilla. In quel momento era da solo. L'uomo è riuscito a mettersi al riparo prima dell'esplosione e a lanciare l'allarme, riportando solo delle lievissime bruciature alle gambe medicate al pronto soccorso di Montagnana. Dell'intera struttura, 12 metri di lunghezza per sei, in aperta campagna, adibita a deposito, hanno resistito le mura esterne, mentre il fibrocemento ha ceduto alla violenta deflagrazione. Danneggiati anche due autoveicoli di proprietà del proprietario dell'azienda, parcheggiati nelle vicinanze del fabbricato.

IGNOTE LE CAUSE. I vigili del fuoco, alle 15, sono riusciti a domare completamente le fiamme sviluppatesi nei campi circostanti e ora stanno cercando di individuare le cause che hanno determinato l'esplosione. Secondo quanto riferito dal titolare, il materiale esplodente andato distrutto è pari a circa 1.200 chilogrammi, contro i 5mila per i quali il deposito era autorizzato. Esclusa al momento l'ipotesi dolosa. Sul posto anche i carabinieri di Santa Margherita d'Adige, che hanno disposto il sequestro dell'area interessata. Non è stato invece necessario l'intervento del Arpav, in quanto non è stata rilevata traccoa di emissioni pericolose nell'atmosfera.

CONAPO. "Dal 2000 ad oggi sono 19 le fabbriche di fuochi d'artificio esplose in Italia - segnala il sindacato Conapo dei vigili del fuoco - più di una all'anno, segno che si tratta di attività alle quali il governo deve dedicare maggiori controlli di prevenzione".

LA COLONNA DI FUMO, GUARDA IL VIDEO:

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