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Cronaca Zona Industriale / Viale Navigazione Interna

Inceneritore, blitz blocca per un'ora e mezza ingresso camion rifiuti

La protesta mercoledì mattina davanti al termovalorizzatore di San Lazzaro in zona industriale a Padova. Promotori gli attivisti del centro sociale Pedro e del comitato Lasciateci respirare

Scritte, macchie di vernice e di uova sono comparse sia di fronte al termovalorizzatore di San Lazzaro in viale della Navigazione interna in zona industriale a Padova che davanti alla direzione generale di Acegas Aps, municipalizzata che gestisce il servizio di smaltimento dei rifiuti.

CAMION RIFIUTI BLOCCATI. Promotori della protesta gli attivisti del centro sociale Pedro e del comitato "Lasciateci respirare", che mercoledì mattina hanno bloccato fuori dai cancelli in strada per un'ora e mezza l'ingresso dei camion all'impianto, manifestando con striscioni e volantini che criticano l'inceneritore di Padova come "uno dei più grandi del Nord Italia con l'entrata in funzione della terza linea nel 2010, che bricia 520 tonnellate di rifiuti l'anno" e contro la "privatizzazione dei servizi". Sul posto sono intervenuti gli uomini della Digos della questura di Padova. Indagini in corso.

I MOTIVI DELLA PROTESTA. "L'inceneritore non risolve il problema dei rifiuti - spiegano i manifestanti nel volantino redatto ad hoc per l'iniziativa di protesta - sia perché lo sposta in aria e in discarica dove vengono conferiti i residui tossici della combustione e della depurazione dei fiumi, sia perché è in conflitto con la riduzione e il riciclo dei materiali, in quanto questi impianti molto costosi necessitano di una fonte continua di rifiuti per alimentarli e renderli remunerativi. Nel caso del nostro inceneritore, tra l'altro, a favore dei soci della multiutility Hera, più che dei cittadini padovani che continuano a pagare bollette salate".

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