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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Un "buco" da 30 milioni di euro, la Guardia di Finanza indaga su Padova Tre

Nel mirino delle fiamme gialle ci sarebbero i piani economico finanziari di Padova Tre contenenti i tariffari per i servizi resi ai Comuni, rimborsi ed emolumenti. Sentiti i sindaci

La procura di Padova ha aperto un'inchiesta sul "buco" da 30 milioni di euro nel bilancio di Padova Tre, la concessionaria del Consorzio Padova Sud che si occupa della raccolta dei rifiuti nei comuni della Bassa Padovana. Sulla vicenda, di cui si era già occupata la Corte dei Conti, adesso - come riportano i quotidiani locali - indagherà anche la Guardia di Finanza. 

"LAVORI GRATIS". Nel mirino delle fiamme gialle ci sarebbero i piani economico finanziari di Padova Tre contenenti i tariffari per i servizi resi ai Comuni. Gli accertamenti sono volti ad individuare eventuali irregolarità. Per questa ragione, si stanno ascoltando i sindaci della Bassa aderenti e non al Consorzio. L'ipotesi è che la società abbia effettuato, per alcuni Comuni, lavori aggiuntivi rispetto a quelli inseriti nei piani finanziari. Lavori per i quali Padova Tre non sarebbe stata pagata, e non solo: se fossero costati oltre 40 milioni, avrebbero dovuto essere messi a gara per legge. 

"UN TENTATIVO DI COLMARE IL BUCO". Difficile pensare a dei "regali". Anche perché sarebbero stati riscontrati degli aumenti nelle tariffe che potrebbero rappresentare proprio il tentativo della società di colmare quel "buco" da 30 milioni. Un "buco" frutto di questa gestione e che adesso potrebbe gravare sulle casse dei Comuni, specialmente di quelli più piccoli. La Guardia di Finanza, oltre ai piani finanziari, starebbe esaminando anche rimborsi ed emolumenti del consiglio di amministrazione.

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