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Cronaca Curtarolo / Via Valsugana

«Bisogna intervenire al più presto»: incontro Bui-Zaia per il ponte sul fiume Brenta

Il presidente della Provincia di Padova chiede un incontro al Governatore del Veneto per il ponte di Curtarolo: l’obiettivo è la convocazione di un tavolo tecnico di concertazione con Veneto Strade e i comuni di Campodarsego, Campo San Martino, Cittadella, Curtarolo, Limena, Piazzola sul Brenta, San Giorgio in Bosco e San Giorgio delle Pertiche

E al più presto: il presidente della Provincia di Padova Fabio Bui ha chiesto un incontro al presidente della Regione Veneto Luca Zaia per trovare una soluzione urgente relativa al ponte sul fiume Brenta a Curtarolo.

Ponte Curtarolo 1-2

Il tavolo tecnico

L’obiettivo è la convocazione di un tavolo tecnico di concertazione con Veneto Strade e i comuni di Campodarsego, Campo San Martino, Cittadella, Curtarolo, Limena, Piazzola sul Brenta, San Giorgio in Bosco, San Giorgio delle Pertiche, per condividere ogni iniziativa utile e urgente per portare in sicurezza l’infrastruttura nel più breve tempo possibile. Dichiara Fabio Bui: «Sul ponte non c’è rischio crollo, ma bisogna intervenire al più presto perché il territorio non può attendere. La gestione dei manufatti è rimasta a Veneto Strade fino al 31 dicembre 2016 e in molti anni di manutenzioni non è stato fatto nulla. La decisione di limitare la portata dei due ponti è conseguente alla verifica che l’Amministrazione ha avviato già da alcuni mesi per valutare lo stato di salute delle infrastrutture. In via cautelare quindi è stata adottata un’ordinanza per limitare il traffico pesante, ma questa sta provocando notevoli disagi nonché un danno all’economia di tutto il territorio. Ora non si può più rimandare, bisogna portare in sicurezza il ponte e ripristinare la viabilità in una strada come la S.S. 47 Valsugana, già penalizzata per il traffico che vi transita. Dobbiamo garantire che la strada abbia la massima percorribilità e per questo mi sono fatto parte attiva per un tavolo di lavoro che auspico possa essere realizzato in tempi brevi. E’ necessaria una compartecipazione finanziaria per realizzare gli interventi di consolidamento. Come Provincia non ci tiriamo indietro, ma la Valsugana è entrata nel patrimonio provinciale solo da pochi mesi». Sono in tutto 560 i manufatti di proprietà della Provincia e, solo nel settembre scorso, sono stati stanziati 500mila euro per verificare lo stato di salute dei ponti lungo le strade provinciali.

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