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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Trebaseleghe

Infanticidio di Trebaseleghe, finisce in manette la giovane mamma

È stata arrestata la madre 17enne che il 19 novembre scorso diede alla luce ed uccise la bimba prematura. La ragazza è stata condotta alla casa circondariale femminile minorile di Pontremoli (Massa Carrara)

Nel tardo pomeriggio di giovedì è arrivata la svolta sull'infanticidio di Trebaseleghe. Il tribunale dei minori di Venezia ha disposto l'arresto della ragazzina 17enne che, nella notte del 19 novembre scorso, ha partorito in casa la figlia prematura, l'ha uccisa con un'arma bianca, procurandole ferite all'addome e alla testa, e ne ha poi occultato il cavadere facendosi aiutare dal fidanzato A.S.S, 19enne domiciliato a Zero Branco (Treviso).

CARCERE MINORILE. L'accusa è omicidio doloso aggravato nei confronti di discendente, occultamento di cadavere in concorso e false attestazioni sull'identità personale. La ragazza è stata condotta alla casa circondariale femminile minorile di Pontremoli (Massa Carrara).

IL FATTO. La giovane mamma, quel mercoledì sera, si era presentata in ospedale a Camposampiero raccontando di essere stata incinta di poche settimane e di avere avuto un aborto spontaneo nel bagno di casa. Arrivata al nosocomio, aveva esibito la tessera sanitaria di un'amica maggiorenne dichiarando di avere 18 anni. Con lei, c'era anche il suo fidanzato. I medici avevano allertato i carabinieri e iniziato a fare domande alla giovane coppia. I militari, accompagnati dal ragazzo, si erano lanciati alla ricerca del feto, trovandolo sepolto in un parco pubblico.

FARMACI PER INDURRE IL PARTO. Le indagini dei carabinieri erano proseguite a casa del ragazzo - la giovane si trovava ancora in ospedale - dove i militari avevano esaminato la cronologia del computer del 19enne, scoprendo che, negli ultimi giorni, si era dato ad una ricerca forsennata di metodi per indurre l'aborto, evidentemente per potersi sbarazzare, in accordo con la giovanissima mamma, di quel figlio non voluto. Ma la vicenda, nel corso dei giorni, aveva portato a dei risvolti ancor più agghiaccianti: l'autopsia sul corpicino aveva infatti portato alla luce, oltre al procurato aborto, le coltellate inferte alla piccola appena venuta al mondo.

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