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Cronaca Trebaseleghe

Infanticidio a Trebaseleghe: indagati anche il fidanzato e le amiche della 17enne

Accusati di occultamento di cadavere e false attestazioni per aver aiutato la giovane a nascondere il delitto. Per lei l'udienza preliminare è fissata per il 17 novembre

Un anno dopo il tragico infanticidio commesso da una 17enne di Trebaseleghe, oggi nel carcere femminile di Pontremoli (Massa Carrara), dopo l'arresto, il 3 dicembre scorso, altre tre richieste di rinvio a giudizio sono state firmate dalla procura dei Minori di Venezia e dalla procura di Padova.

INDAGATI FIDANZATO E AMICHE. Nel registro degli indagati è finito, con l’accusa di occultamento di cadavere, è finito il 20enne S.A., residente a Zero Branco, E.Z. di 20 anni e D.N. di 19 anni entrambe residenti a Piombino Dese e accusate di false attestazioni. Il 17 novembre, intano, è fissata l’udienza preliminare per la 17enne accusata di omicidio, occultamento di cadavere, false attestazioni. 

LA VICENDA. Non ha agito completamente da sola, come riportano i quotidiani locali, la giovane di origini albanesi che la notte del 19 novembre ha partorito e ucciso a coltellate la sua bambina per poi occultarne il cadavere in un campo. Al fidanzato ha chiesto aiuto, infatti, sia per procurarsi i farmaci per indurre l’aborto che per chiudere il corpino senza vita in un sacchetto di cellophane e seppellirlo sotto terra, mentre le amiche, maggiorenni, le hanno fornito la tessera sanitaria quando, visto che l’emorragia non si arrestava, la giovane ha dovuto presentarsi all’ospedale di Camposampiero per sottoporsi ad un intervento. 

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