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Cronaca

Le luci del negozio oscurano le stelle: a Padova la prima multa per inquinamento luminoso

Pesante sanzione per il titolare di una rivendita di automobili, sanzionato dopo aver ignorato gli avvertimenti di Arpav. É la prima multa del genere emessa in Veneto

Multato perché impedisce di osservare le stelle. Fantascienza? No, è il primo caso in Veneto di sanzione per inquinamento luminoso. A farne le spese, letteralmente, il proprietario di un concessionario. A gioire, l'associazione Venetostellato. Ma se pensate che il motivo sia solo ammirare la volta celeste vi sbagliate di grosso.

La vicenda

Nei giorni scorsi il titolare di una rivendita di auto padovana ha ricevuto dai vigili urbani una multa di 1715 euro per non aver adeguato a norma di legge l'illuminazione esterna. I cinque proiettori illuminavano non solo il piazzale, ma parte dei raggi finiva verso l'alto, contravvenendo alla legge regionale del 2009 per il contenimento dell'inquinamento luminoso. Dopo la segnalazione, a maggio i tecnici Arpav avevano fatto un sopralluogo e avvisato il gestore di mettersi in regola entro 90 giorni. Indicazione ignorata, tanto che il 27 novembre la polizia locale ha trovato la situazione invariata procedendo con la sanzione. 343 euro per ciascun faro, 1715 in totale, oltre all'obbligo di adeguare l'impianto.

Le motivazioni

Gioisce Venetostellato, gruppo astrofilo regionale che si batte strenuamente contro l'inquinamento luminoso e lo spreco di energia. Non solo perchè l'illuminazione errata e massiva impedisce di godere del patrimonio celeste. Di mezzo c'è lo spreco inutile di energia (e quindi, di denaro), ma anche il rispetto per gli quilibri della natura e dell'uomo, che senza la normale alternanza di buio e luce vi rimettono in salute. E chissà che dopo la prima sanzione ammirare le stelle sia più facile anche nella pianura veneta.

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