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Cronaca Cadoneghe / Viale della Costituzione

Genitori invadono il comando dei vigili: insulti all'agente che ha rimproverato i figli

Uno contro dieci: la spedizione punitiva organizzata per conoscere l'identità di chi ha segnalato la maleducazione dei bambini. I sindacati: "Serve maggiore sicurezza"

“Fuori il nome della spia”. Questo, in parole povere, il cuore del messaggio che un gruppo di una decina di genitori di Cadoneghe ha voluto personalmente recapitare a un agente della polizia locale, reo di aver richiamato i loro figli.

Una sgridata poco gradita

L'episodio contestato risale alla metà di agosto, come riporta il Gazzettino. Il poliziotto in quell'occasione aveva richiamato alcuni bambini che giocavano in strada, su segnalazione di una persona rimasta anonima, infastidita dal baccano. Non tanto il rimprovero, quanto l'identità dell'autore della “soffiata” ha preoccupato i genitori.

La protesta

Inviperiti, la sera di mercoledì 29 agosto si sono presentati nella sede del comando di viale della Costituzione pretendendo spiegazioni. Hanno di fatto messo alle strette l'agente intervenuto, che pur dichiarando di non conoscere l'identità della persona in questione, è stato insultato pesantemente. L'intervento dei colleghi ha calmato la situazione, ma la vicenda ha suscitato lo sdegno dei sindacati sul tema della sicurezza.

Allarme sicurezza

La sede del comando dell'Unione del Medio Brenta è sempre aperta e la cosa preoccupa il dirigente sindacale Uil-Fpl, Paolo Manfrin. Locali piccoli e vetusti, inadatti a svolgere al meglio il proprio lavoro e soprattutto poco sicuri, con gli agenti alla mercè di chiunque. Già nel 2015 diverse sigle sindacai si sono riunite per protestare contro le precarie condizioni del comando, ma gli interventi di ristrutturazione e il trasferimento nella ex base missilistica di Vigodarzere non sono mai avvenuti.

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