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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Stazione / Piazzale Stazione

Le sedi della polfer e del servizio logistico intitolate a Trevisan, Borraccino e Coffen

Mercoledì le cerimonie all'esterno della stazione e in via Diaz, alla presenza delle massime autorità con la deposizione degli omaggi. Firmato anche l'accordo per la nuova questura

Mercoledì mattina alla stazione ferroviaria di Padova si è tenuta una cerimonia di intitolazione della sezione polizia ferroviaria alla memoria della vittima del dovere, agente scelto della polizia di stato Arnaldo Trevisan. All'assistente capo Giovanni Borraccino e all’agente Giordano Coffen è invece stata intitolata la sede del Servizio tecnico logistico e patrimoniale di Padova.

Intitolazione della sede della polizia ferroviaria all'agente Arnaldo Trevisan

Arnaldo Trevisan

Il 16 maggio 1988 Trevisan era in servizio di "Volante" alla stazione dei treni del capoluogo patavino quando fu ucciso, a soli 22 anni, da un giovane criminale che inseguiva perché aveva rapinato un ufficio postale. Alla vittima del dovere il Presidente della Repubblica ha voluto conferire la medaglia d’oro al valor civile. Al giovane collega barbaramente ucciso, alcuni anni fa la sezione Volante della questura di Padova aveva dedicato una lapide, affissa nel piazzale antistante la stazione dove stamattina, prima dell’inizio della cerimonia di intitolazione, sono stati resi gli onori ed è stata deposta una corona d’alloro. 

La celebrazione in stazione

Alla cerimonia delle 10.30 in stazione erano presenti il capo della polizia, direttore generale della pubblica sicurezza, prefetto Franco Gabrielli, il questore Fassari, il prefetto Franceschelli, il sindaco Giordani, il dirigente del Compartimento polizia ferroviaria Veneto Manuela De Bernardini Stadoan e il dottor Franco Fiumara, direttore centrale protezione aziendale Gruppo FS Italiane. Dal Viminale sono giunti anche il direttore centrale per le specialità e reparti speciali della polizia di Stato, Roberto Sgalla, e il direttore centrale per i servizi tecnico logistici, prefetto Cinzia Guercio. Presenti anche i due fratelli e la sorella di Trevisan, Alessandro, Alberto e Adriana che, con evidente commozione, insieme al capo della polizia hanno scoperto la targa posta all’ingresso degli uffici della Sezione polizia ferroviaria. Il cappellano don Ulisse Zaggia ha poi impartito la benedizione e recitato una breve preghiera insieme a tutti i presenti.

La cerimonia in via Diaz

Poco dopo mezzogiorno il capo della polizia e le altre autorità si sono spostati in via Diaz dove, all’ingresso dell’edificio in cui ha sede il Servizio tecnico logistico e patrimoniale della polizia di Stato per il Triveneto, ha avuto luogo un’altra cerimonia di intitolazione alla memoria dell’assistente capo Giovanni Borraccino e dell’agente Giordano Coffen. Tra i presenti anche il direttore del Servizio, Michele Bernardini, e la vedova e i figli di Borraccino, Giovanna e Riccardo, agente tecnico della polizia in servizio al Gabinetto interregionale della scientifica di Padova. Gli anziani genitori dell’agente Giordano Coffen, commossi e riconoscenti, seppur non presenti all’intitolazione, potranno assistere alla cerimonia attraverso le immagini appositamente riprese dalla polizia scientifica.

Borraccino e Coffen

Giovanni Borraccino e Giordano Coffen sono stati uccisi la sera del 5 aprile 1991, durante un tentativo di rapina in un noto ristorante di Padova. I due poliziotti erano intervenuti a seguito di una segnalazione all’interno dell’ippodromo Le Padovanelle dove, attesi dai rapinatori, sono stati freddati con proiettili sparati da fucili a pompa. Entrambi i poliziotti sono stati insigniti di medaglia d’argento al valor civile.

Le parole di Gabrielli e Fassari 

Significative sono state le parole del capo della polizia Franco Gabrielli, che nel sottolineare il sacrificio delle giovani vittime del dovere ha evidenziato come “Indossare la divisa non è solo portare un capo di abbigliamento, ma esprimere saperi, impegno, valori e soprattutto generosità”. Il questore Fassari, nel suo intervento, ha messo in rilievo come la partecipazione di Gabrielli abbia non solo conferito autorevolezza, ma abbia anche espresso compattezza alla grande famiglia che è la polizia, che si stringe intorno ai familiari nel ricordo delle vittime del dovere. 

La nuova questura

Alle 11, prima della seconda cerimonia di intitolazione alle vittime del dovere, il capo della polizia, il prefetto Franceschelli e il questore Fassari si sono recati nella sede della prefettura, dove il prefetto Gabrielli, il direttore del demanio regionale Dario di Girolamo e il sindaco di Padova hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa tra Ministero dell’interno, Agenzia del demanio e Comune per la razionalizzazione e riallocazione della questura, dando il via libera al nuovo progetto in via Anelli.

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