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Cronaca

Ismail nelle mani dell'Isis, ricerche dei Ros di Padova per ritrovarlo

Da un anno la madre, residente nel Bellunese, non vede il figlio, sparito col padre che, fingendo di tornare in patria per un saluto ai parenti bosniaci, si è arruolato nell'esercito islamico, morendo poco dopo

Lidia, cubana, non vede suo figlio, Ismail Mesinovic, da un anno. Il padre bosniaco lo ha portato via da casa, a Ponte nelle Alpi (Belluno), nel dicembre 2013 con la scusa di visitare i parenti in Bosnia. In realtà si è arruolato nell'Isis, tra le fila dell'esercito islamico, ed è morto in Siria poco dopo, in un combattimento. Il bambino è rimasto nelle mani dell'Isis, che si rifiuta di restituirlo alla mamma, sostenendo che debba crescere tra i suoi combattenti. Da quel giorno c'è solo un indizio, una foto del piccolo Ismail fra le braccia di un miliziano, a cui si è aggiunto un nuovo scatto che sta circolando sui siti di propaganda jihadista, che ritrarrebbe sempre il bambino.

LE RICERCHE DEI ROS. I carabinieri del Ros di Padova lo stanno cercando. Le ricerche si intrecciano con le indagini su presunti reclutatori di miliziani islamici da inviare in Siria e sugli altri fronti in cui combattono gli uomini dell'Isis, e che ha portato nelle settimane scorse a una serie di perquisizioni nel Bellunese e nel Pordenonese, e per cui sarebbero indagate cinque persone. "La situazione è difficile - ha riferito un investigatore dei Ros - ma stiamo facendo le ricerche con tutto l'impegno possibile e grandi risorse. Il nostro obiettivo è ritrovare e portare a casa il bambino. La madre è stata molto collaborativa, ma devo dire che lo sono stati anche tutti i parenti e anche i centri di preghiera, che non sono, come qualcuno pensa, dei centri di estremisti e terroristi, i loro rappresentanti sono contrari alla violenza, e hanno collaborato attivamente per far ritrovare il bambino. Nelle prossime settimane - ha aggiunto - potremmo depositare una relazione sul tavolo della procura distrettuale antiterrorismo di Venezia. E non è escluso che la magistratura possa arrivare ad emettere dei provvedimenti cautelari".

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