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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Monselice

Monselice, ambientalisti vs lavoratori al consiglio sul revamping

Un centinaio di rappresentanti dei comitati "Lasciateci respirare" ed "E noi?" hanno presenziato al consiglio comunale convocato per discutere due mozioni sul futuro del cementificio. Dall'altra parte della barricata una 50ina di dipendenti

Da una parte il fronte dei lavoratori di Italcementi, una cinquantina di persone pronte a difendere coi denti il proprio posto di lavoro. Dall'altra un centinaio di rappresentanti dei comitati ambientalisti "Lasciateci respirare" ed "E noi?", altrettanto battaglieri per tutelare il territorio e la salute dei residenti. Entrambe le due fazioni si sono ritrovate a tu per tu, ieri sera, in occasione del consiglio comunale di Monselice convocato per discutere due mozioni proposte dalla minoranza del Partito Democratico sul tema del revamping del cementificio locale.

I PRECEDENTI. Una settimana fa l'annuncio, poi subito ricalibrato, da parte della stessa Italcementi, di uno stop dal prossimo gennaio allastop dal prossimo gennaio produzione di clinker a Monselice, mantenendo solo l'attività di macinazione e spedizione. Uno scenario delineato dalla stessa azienda in occasione della presentazione del "Progetto 2015" di riorganizzazione delle proprie attività in Italia a fronte anche della crisi del comparto. Considerazioni poi subito mitigate dallo stesso portavoce di Italcementi come "subordinate, oltre che all'attuale congiuntura di mercato, anche allo scenario che si verrà a creare con la decisione ancora pendente presso il Consiglio di Stato".

ITALCEMENTI: L'ANNUNCIO, POI RITRATTATO, DELLO STOP DELLA PRODUZIONE A MONSELICE

LA SENTENZA. La sentenza attesa è quella del Consiglio di Stato che a giorni dovrebbe esprimersi sul pronunciamento del Tar Veneto che aveva accolto il ricorso dei Comuni di Este e Baone contro il progetto di revamping, Revamping Italcementi Monselice: la cronistoria
un ammodernamento degli stabilimenti per un investimento di 160 milioni“ di  dd d
di euro e che prevede anche il conferimento di rifiuti da incenerire.

REVAMPING: IL PROGETTO CHE DIVIDE LA BASSA PADOVANA

IL CONSIGLIO. Tensione palpabile, dunque, al consiglio comunale di ieri sera. I comitati ambientalisti, sotto lo striscione "Un'altra Monselice è possibile", hanno assistito alla seduta vicino ai lavoratori dell'impianto di Monselice, a loro volta muniti di slogan pro revamping. Il sindaco di Monselice, Francesco Lunghi, filorevamping, dopo aver attaccato i colleghi di Este e Baone, che hanno appoggiato il ricorso ambientalista, ha letto il comunicato di Cgil, Cisl e Uil che chiedono che Italcementi ritorni sui suoi passi e confermi il revamping. Francesco Miazzi, consigliere della minoranza Pd, ha presentato una mozione sulla legittimità urbanistica dei cementifici, ovvero una verifica della conformità urbanistica degli stabili presenti negli impianti che dovrebbero ospitare, con il revamping, le 225mila tonellate all'anno di rifiuti speciali. Mozione puntualmente bocciata dal consiglio. Miazzi ha quindi rilanciato con una mozione per l'istituzione di una commissione di controllo continuo delle emissioni che fuoriescono quotidianamente dai camini dei cementifici. Anche questa, bocciata. Al grido di "Vergogna!" i comitati ambientalisti hanno quindi abbandonano l'aula.

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