rotate-mobile
Cronaca

“La salute non è una merce ma un diritto”

Ecco un vademecum per una giusta sanità: 10 punti essenziali da rispettare proposti dal direttivo Fipac Confesercenti di Padova

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Il sindacato pensionati Fipac (Federazione italiana pensionati attività commerciali) Confesercenti di Padova, si rivolge alle autorità regionali di competenza, perchè sia rispettata la Costituzione nei termini dettati dalla stessa; suggeriamo quindi, di ottemperare in tutte le sue forme i diritti di ogni cittadino ad avere una assistenza socio-sanitaria pari a quelle private e con priorità assoluta alla prevenzione generale della salute stessa per ogni assistito.

Un punto di riferimento a queste esigenze, può essere risolto con la istituzione di modelli strutturali di Medicina Integrata nel territorio come quelli già in funzione nelle Ulss di Vicenza. I risultati percepiti sono: un minor intasamento nel Pronto Soccorso ospedaliero, abbattimento dei costi generali, più assistenza specializzata immediata abbassando in contemporanea anche i tempi di attesa per tutte le prestazioni specialistiche.

I 10 punti di riferimento che le Istituzioni e gli operatori della Sanità dovrebbero avere a riferimento per il bene pubblico.

1) Poter scegliere l’ospedale e il medico da cui curarti.
2) Di avere tempi d’attesa per una prestazione richiesta con l’impegnativa, uguali a quelli che si ottengono per una prestazione a pagamento.
3) Il diritto alla salute è garantito dalla nostra Costituzione art. 32, “la Repubblica tutela la salute come diritto primario e fondamentale”.
4) Perchè il diritto sia rispettato, bisogna applicare le leggi che il Parlamento Italiano ha emanato in ottemperanza della Carta Costituzionale, come impone l’articolo 54 della Costituzione.
5) Perché il diritto sia effettivo, bisogna che le leggi siano applicate e rispettate come da Carta Costituzionale.
6) Nel dicembre del 1978, nasce la legge n° 833 che abolisce le mutue di categoria e istituisce il Sistema Sanitario Nazionale cioè assistenza Socio Sanitaria per tutti i cittadini senza distinzione di Razza, di Religione e economica.
7) Nel dicembre 1992, nasce la legge 502 che trasforma le Ulss in aziende: il servizio Nazionale Sanitario assicura i Livelli Essenziali di Assistenza nel rispetto della dignità della persona, quindi: equità nell’accesso all’assistenza e della qualità delle cure, alfine di favorire la libertà di scelta del cittadino messo a conoscenza delle strutture pubbliche e private convenzionate ad erogare prestazioni di alta specializzazione; vedi anche la legge n° 229 del 16 luglio 1999 ove precisa che tutti i cittadini possono esercitare la scelta del luogo di cura e dei professionisti nell’ambito dei soggetti accreditati.
8) Il diritto alla scelta di accesso alle prestazione deve essere uguale per tutti, la legge indica la procedura alla rapida fornitura di tutte le prestazioni nelle strutture pubbliche e private ( convenzionate regolarmente ), le prestazioni erogate dal privato non devono mai superare nel numero quelle pubbliche, stiamo invece assistendo a sempre maggiori esternalizzazioni dei servizi e sempre più alle attività a pagamento.
Si ricorda inoltre che la “ CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA” sancisce: ogni persona ha il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ottenere cure mediche alle condizioni stabilite dalle legislazioni nazionali, quindi la garanzia di un livello elevato tale da proteggere la salute umana, comprese le cure gratuite anche agli indigenti.
9) Tutti i Sindaci in primis e tutti i Direttori Generali delle ULSS, devono far rispettare le leggi, monitorando periodicamente l’avvenuto rispetto delle direttive Europee, salvaguardando così i diritti di ogni cittadino.
10) A nessuno, sia consentito di anteporre la logica economica sulla salute, approfittando della momentanea debolezza psicologica e sociale dell’ammalato; tutti i medici devono perseguire un unico fine: la cura del paziente, utilizzando tutti i presidi medici disponibili, che siano diagnostici o terapeutici che la scienza medica dispone nel territorio.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“La salute non è una merce ma un diritto”

PadovaOggi è in caricamento