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Cronaca Saonara / Via Vittorio Emanuele II, 7

Saonara, tre laboratori cinesi che sfruttano manodopera clandestina "Qui poteva finire come a Prato"

Tre gli opifici individuati dalla Finanza di Padova, gestiti da orientali ed utilizzati come luoghi di lavoro e allo stesso tempo dormitori. 4 i denunciati e 36 i lavoratori identificati, trovato anche bimbo di 2 anni

La Guardia di Finanza di Padova ha concluso un’operazione nel settore del lavoro nero e dell’immigrazione clandestina che ha portato all’individuazione di tre opifici - un tomaificio e due laboratori per la produzione di borse in pelle e scarpe - gestiti da cinesi nel comune di Saonara. L’operazione è stata condotta con la collaborazione dello Spisal e della polizia locale di Saonara.

NEL 2011: Scoperto in paese un altro laboratorio

LABORATORI-DORMITORI. I laboratori erano utilizzati come luoghi di lavoro e allo stesso tempo dormitori. 36 i soggetti identificati dalle fiamme gialle e quatto i cinesi denunciati a piede libero: due per immigrazione clandestina, uno per sfruttamento dell’immigrazione clandestina e uno per violazioni alla normativa sulle condizioni degli ambienti di lavoro.

I laboratori cinesi scoperti a Saonara

TRA I "LOCULI" ANCHE BIMBO DI 2 ANNI. Uno dei laboratori controllati era collocato in pieno centro, vicino alla farmacia, in via Vittorio Emanuele. Il più grande, invece, era situato in campagna in via Grolli, diviso in due zone: una adibita ad area produttiva, senza peraltro rispettare le più elementari norme in materia di sicurezza, e l'altra allestita come dormitorio dove erano stati ricavati veri e propri "loculi" con tavole di legno che potevano ospitare fino a 30 persone, anche se al momento del controllo i finanzieri ne hanno trovate "solo" 16, tra cui anche un bambino di appena due anni.

VIDEO: Le immagini girate nei capannoni documentano le malsane condizioni igienico-sanitarie

DOTATI DI SISTEMA DI VIDEO SORVEGLIANZA. Per poter accedere in un altro laboratorio in via Sabbioncello, i finanzieri e la polizia locale hanno dovuto aggirare l’ingresso principale passando attraverso la campagna, nonché bloccare gli accessi secondari, in quanto i proprietari si erano dotati di un sofisticato sistema di videosorveglianza e avevano anche predisposto delle vie di fuga attraverso i campi. Un laboratorio è stato sottoposto a sequestro per violazioni alle vigenti normative in materia di sicurezza sul lavoro. Durante gli accessi sono stati individuati 4 lavoratori in nero e 3 irregolari nei confronti dei quali sono in corso i successivi riscontri amministrativi che porteranno nei prossimi giorni all’erogazione di una maxi-sanzione.

ASCOM: "Conferma di un'irregolarità diffusa"

UNA POTENZIALE "PRATO". "Sarebbe potuta succedere un'altra Prato", l'amaro commento del sindaco di Saonara, Walter Stefan, che, ricordando il rogo dello scorso dicembre in un laboratorio-dormitorio nella cittadina toscana, ha voluto sottolineare le pessime condizioni igienico-sanitarie riscontrate all'interno dei tre opifici. "Degli abusi edilizi risponderanno i proprietari degli immobili - ha poi aggiunto - che sono italiani".

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