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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La fondazione orchestra di Padova e del Veneto non morirà: modificata legge 2010

L’assemblea di palazzo Ferro Fini ha approvato la modifica alla legge del 2010 che in seguito al riordino delle province ha sancito di fatto anche l'esclusione della regione. L'assessore alla cultura del Veneto: "Messo al sicuro una realtà professionale e culturale tra le più importanti"

La fondazione Orchestra di Padova e del Veneto potrà proseguire con sicurezza la sua attività grazie anche al sostegno della Regione. L’assemblea di palazzo Ferro Fini, infatti, ha approvato nella seduta odierna una modifica della legge regionale finanziaria 2010 per consentire alla Regione del Veneto di continuare a partecipare alla Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto. “Abbiamo posto rimedio a uno dei tanti danni causati dalla normativa statale relativa al riordino delle Province” è il commento dell’assessore regionale alla cultura, Cristiano Corazzari.

REGIONE TAGLIATA FUORI. La Provincia dì Padova nel 2014 ha deciso di recedere, dal 1 gennaio 2015, dalla Fondazione per effetto del diverso ambito di funzioni istituzionali e di competenze disegnato dalla nuova legge. Ma a causa del recesso sono venute meno le condizioni previste perché anche la Regione potesse partecipare al Consiglio Direttivo della Fondazione, in quanto la partecipazione regionale era subordinata alla presenza, oltre che del Comune di Padova, della Provincia di Padova. La legge approvata oggi in Consiglio regionale, quindi, stabilisce che è sufficiente la partecipazione quale socio fondatore di “almeno il Comune dì Padova”.

L'ORCHESTRA. “Abbiamo messo al sicuro una realtà professionale e culturale tra le più importanti del Veneto – sottolinea Corazzari – riconosciuta dallo Stato come l’unica Istituzione Concertistico-Orchestrale operante nella nostra regione”. L’Orchestra di Padova e del Veneto, costituitasi nel 1966, nel corso di quarant’anni di attività si è affermata come una delle principali orchestre da camera italiane e attraverso le proprie produzioni ha fornito un forte impulso all’attività musicale nel territorio regionale. “Mi auguro – ha concluso l’assessore Corazzari – che anche dopo questo intervento legislativo inizi un nuovo dialogo sulla gestione e sostenibilità della produzione culturale nel Veneto”.

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