rotate-mobile
Cronaca

Sala Paladin negata ai libri gender Zanonato vs Bitonci: "Non è legale"

L'ex sindaco di Padova contro l'attuale primo cittadino e la decisione, di quest'ultimo, di non concedere gli spazi comunali alla libreria "Pel di carota" per la lettura dei volumi censurati a Venezia: "Lo denuncio"

Era destinata a scatenare polemiche la decisione del Comune di negare la sala Paladin di palazzo Moroni alla lettura dei libri "gender", organizzata per lunedì prossimo a Padova dalla libreria per ragazzi "Pel di carota".

SALA NEGATA AI LIBRI GENDER. I promotori dell'iniziativa avevano denunciato la mancata concessione della sala nonostante la richiesta ufficiale spedita al Gabinetto del sindaco. Il primo cittadino Massimo Bitonci, dal canto suo, si era appellato alla mozione approvata in consiglio comunale: "Impegna me e la giunta a non promuovere la cosiddetta teoria gender - aveva detto - non capisco il motivo per cui queste persone insistono: si cerchino uno spazio privato".

ZANONATO. Sul caso è intervenuto l'ex sindaco e ministro, e ora europarlamentare del Pd, Flavio Zanonato, che ha parlato di "reato di abuso di potere": "Questo comportamento criminoso contrasta in modo clamoroso con l'articolo 21 della nostra Costituzione: 'Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione'. Ed è in base a questo articolo che non è consentita nel nostro Paese alcuna forma di censura preventiva. Quindi non spetta a Bitonci stabilire quello che si può, o non si può, dire in un incontro pubblico. Nei prossimi giorni presenterò una denuncia alla Procura della Repubblica contro il sindaco e i dirigenti che si sono prestati ad un comportamento illegale".

BENEDETTI. "Bitonci continua a fomentare in città un clima di vero oscurantismo - ha dichiarato la deputata padovana M5s, Silvia Benedetti - il primo cittadino e la maggioranza che lo sostiene dovrebbero rispettare il sacrosanto principio per cui in un paese democratico e laico nessuno può avere la pretesa di imporre la propria morale al mondo intero. Questi comportamenti di terrorismo psicologico offuscano la realtà dei fatti generando  paure infondate tra molti cittadini e cittadine che invece andrebbero informati con maggiore onestà. Introdurre nelle scuole a partire dall’ infanzia e nel confronto pubblico l’educazione al rispetto della diversità è un passo di civiltà che stanno compiendo tutti i paesi europei a cui dovremmo finalmente adeguarci".

BETTIN. "Bitonci ha dei seri problemi con la democrazia - ha detto invece il consigliere comunale del Pd Massimo Bettin - è inaudito che gli uffici neghino le sale comunali per una libera iniziativa di un'associazione che aveva fatto regolare richiesta, adducendo motivi ideologici beceri, non siamo ai tempi del duce, non esiste la possibilità da parte del sindaco o della politica di decidere a proprio piacimento cosa si può fare o cosa non si può dire nella casa comunale o negli spazi pubblici. Il fatto va be oltre un atto di arroganza o uno sgarbo politico - conclude - ma tocca elementari diritti democratici e costituzionali validi per tutti, che come consigliere di questa amministrazione pretendo siano rispettati".

MAZZETTO E PELLIZZARI. In difesa dell'amministrazione comunale e del sindaco, e contro le dichiarazioni di Bettin, sono intervenuti invece i consiglieri Mariella Mazzetto e Vanda Pellizzari: "Perché, nella seduta del consiglio comunale del 5 ottobre scorso, dove era all’ordine del giorno la mozione per vietare l’introduzione e la promozione nelle scuole della teoria del gender, nessun consigliere del Partito Democratico ha votato contro? I consiglieri del PD Berno, Bettin, Piron, Colonnello e Micalizzi sono usciti dall’aula prima della votazione - sottolineano - si preferisce infatti abbandonare l’aula anziché votare, perché non c’è accordo, non c’è unanimità. Nei temi più importati non c’è assolutamente sintonia tra le due anime del partito".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sala Paladin negata ai libri gender Zanonato vs Bitonci: "Non è legale"

PadovaOggi è in caricamento