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Cronaca Piove di Sacco

Inchiesta su assalti ai bancomat Ex della "mala" arrestati per droga

In manette Antonio M., 57enne di Sant'Angelo, e Giuliano D.C., 53enne veneziano di Fossò, entrambi trovati in possesso di cocaina e, il primo, anche di tutte le strumentazioni utili per colpire i bancomat

Nella casa di famiglia, a seguito di perquisizione, sono stati rinvenuti vari passamontagna, un navigatore, radio ricetrasmittenti e apparecchiature sofisticate per evitare di essere intercettati, dette anche jammer o disturbatori di frequenze solitamente utilizzati per assalti a bancomat che inibiscono le comunicazioni telefoniche per un raggio di circa un centinaio di metri. Pochi dubbi per gli inquirenti sull'utilizzo di questa strumentazione da parte di Antonio M., 57enne residente a Sant'Angelo di Piove di Sacco, ex "pezzo da 90" della "mala" del Brenta, arrestato dalla squadra Mobile di Padova nell'ambito delle indagini sugli assalti ai bancomat.

VIDEO: L'intervista al vice questore aggiunto Marco Calì, capo della Mobile, sugli arresti

LA DROGA. L'uomo, che attualmente farebbe l'agricoltore, era tenuto sotto controllo da qualche tempo dagli agenti per delle frequentazioni sospette in bar con altri giovani pregiudicati. Durante un appostamento, al termine di un losco andirivieni, è stato notato sostare nel proprio giardino armeggiando con alcuni arnesi e barattoli di fronte ad un capannone. Insospettiti, gli investigatori sono intervenuti sorprendendolo con due etti di cocaina pura. Di qui l'ulteriore perquisizione nella rimessa e la scoperta delle apparecchiature e strumentazioni utili per compiere assalti ai bancomat, attività, assieme allo smercio di droga, a cui molti ex affiliati alla mala si sarebbero convertiti.

Ex Mala del Brenta: droga e assalti a bancomat

PIANTE DI MARIJUANA. Come fuoriprogramma, nel corso dell'appostamento della polizia a Sant'Angelo, nell'appezzamento di fronte a quello in cui risiede il 57enne, sono state notate una 20ina di piante di marijuana, quasi mature per il raccolto, subito sequestrate. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti la possibilità che fossero coltivate dallo stesso Antonio M.

L'ALTRO ARRESTO. Nel prosieguo dell'attività investigativa, è finito nel mirino anche Giuliano D. C., altro ex membro della Mala, 53enne veneziano di Fossò e residente a Camponogara, paese dove anche Antonio M. ha il proprio domicilio, esattamente nella villetta dirimpetto al primo. Nella sua legnaia sono stati trovati altri 50 grammi di cocaina, sempre purissima. Anche nei suoi confronti è scattato l'arresto per detenzione di droga ai fini di spaccio, ritenuto poi a sua volta coinvolto nei colpi ai bancomat. L'indagine, coordinata dal pm euganeo Benedetto Roberti, non è ancora conclusa e sono al vaglio degli inquirenti i movimenti dei due pregiudicati al fine di delineare eventuali responsabilità in assalti nel Nordest. L'ipotesi è che fossero pronti per mettere a segno nuovi colpi già da fine settembre, quando il "clima" è più favorevole con l'accorciarsi delle giornate. Entrambi gli arrestati stati coinvolti in passato in diverse inchieste, tra cui quella sull'omicidio di Flavio Giantin, ucciso con un colpo d'arma da fuoco e trovato carbonizzato nel 1999 in un casolare a Cavarzere.

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