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Cronaca

Malattia renale e problemi cardiovascolari nuovo traguardo della Nefrologia patavina

Lo studio di un'équipe di ricercatori padovani dimostra come la proteina Rho chinasi sia direttamente coinvolta nell'induzione delle complicanze cardiovascolari della malattia renale

La proteina Rho chinasi è direttamente coinvolta nella induzione delle complicanze cardiovascolari della malattia renale, in particolare l’ipertrofia cardiaca. A dimostrarlo è lo studio di un'équipe di ricercatori padovani. Il ruolo della Rho chinasi è stato sancito da studi "ex vivo", contribuendo ad aprire la strada per l’individuazione di nuovi farmaci che, attraverso l’inibizione di questa proteina, potranno, quindi, incidere sulla riduzione della progressione della malattia renale e delle sue complicanze cardiovascolari.

LO STUDIO. I risultati di questo studio sono stati pubblicati dalla rivista scientifica "Life Sciences" (numero di Marzo 2016) e sono stati presentati dal professor Lorenzo Calò, internista ed ipertensiologo della Nefrologia dell’Azienda ospedaliera - Università di Padova, diretta da Agostino Naso, assieme al gruppo di ricerca della Nefrologia. Lo studio amplia le basi razionali, a livello meccanicistico, di quella che è stata una vera e propria rivoluzione copernicana che ha profondamente interessato la nefrologia a cominciare dal 1970 con le fondamentali dimostrazioni a livello cellulare dei processi che sono alla base della progressione della malattia renale in cui un ruolo cruciale è svolto dall’attivazione del sistema renina-angiotensina. L’attivazione del sistema della Rho chinasi è mediato proprio dall’attivazione del sistema renina-angiotensina, come dimostrato da altri studi sempre del gruppo di ricerca del professor Calò.

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