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Cronaca Piove di Sacco

Maltempo, allagamenti nel Piovese Nubifragio e grandine nella Bassa

Conta dei danni a Piove di Sacco dove martedì sera un violento temporale ha mandato sott'acqua alcuni garage. La notte precedente fulmini, vento e abbondanti precipitazioni hanno colpito soprattutto fra Este e Montagnana

Martedì sera è toccato a Piove di Sacco fare i conti con il maltempo che in questi giorni, specie in serata e durante la notte, sta imperversando nel Padovano. Abbondanti pioggie e in qualche zona anche la grandine hanno causato danni all'agricoltura e l'allagamento di qualche garage. I vigili del fuoco hanno operato dalle 21 alle 23 per ripristinare il ritorno alla normalità, senza comunque segnalare situazioni di particolare gravità. Nella notte fra lunedì e martedì a pagare dazio sono stati i comuni della Bassa dove si è scatenato un violento temporale. Probabili pioggie anche mercoledì, ma secondo le previsioni, a partire da giovedì dovremmo tornare a goderci delle tranquille giornate di sole.

IL NUBIFRAGIO. Vento, fulmini, pioggia e grandine hann colpito in piena notte nell'area di Este, Monselice e Montagnana. La rete dell’associazione Meteo4 ha registrato indici di pioggia molto intensa: a Merlara sono piovuti 28.6 mm, a Bresega 28.4, a Carceri 17. A stupire è soprattutto l'intensità delle precipitazioni verificatesi in un lasso di tempo relativamente breve: il rain rate, ovvero il calcolo della pioggia che potrebbe cadere in un’ora in base all’intensità registrata in un certo momento, ha toccato i 443 mm/h. Tradotto, i circa 30 mm totali registrati nella Bassa sono caduti quasi tutti in un lasso di tempo di appena un quarto d’ora. Il forte vento poi ha causato lo sradicamento di qualche pianta, fortunatamente senza causare danni. Auto ammaccate per la grandine scesa in alcune frazioni e poi disagi causati da fognature ostruite, e temporanei allagamenti. A soffrire i danni del violento nubifragio però è stata soprattutto l'agricoltura, specialmente le colture di mais.

STATO DI CRISI PER IL  MALTEMPO DEL 13 E 14 AGOSTO. Sulla scorta delle rilevazioni e delle ricognizioni dei danni che gli enti locali interessati hanno nel frattempo comunicato alla Regione, il presidente del Veneto Luca Zaia ha firmato mercoledì la dichiarazione di “stato di crisi” per gli effetti degli eventi atmosferici eccezionali verificatisi il 13 e 14 agosto scorso in alcuni comuni. Il provvedimento è finalizzato a fronteggiare l’emergenza conseguente ai nubifragi di quei giorni, accompagnati da grandine e da fortissime raffiche di vento con velocità anche superiori ai 100 km orari. Per quanto riguarda il Padovano, il territorio colpito è nel comune di Masi. Qualora l'ente ne facesse richiesta, l’unità di progetto della Protezione civile è autorizzata a ricorrere a fondi regionali per le spese di attivazione del volontariato, per consentire interventi di carattere urgente necessari a garantire la pubblica incolumità e le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione e potrà inoltre acquisire con procedure d’urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza.

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