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Cronaca

In arrivo forte maltempo in Veneto, il presidente Zaia istituisce e convoca l'unità di crisi

La riunione per intervenire tempestivamente sul territorio. Le aree interessate

In relazione alla prevista entità dell’ondata di maltempo che ha iniziato a interessare il Veneto, il Presidente Luca Zaia ha istituito e attivato una specifica unità di crisi, affidandone il coordinamento all’Assessore alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin. L’unità è stata convocata per domenica 28 ottobre, alle ore 10 presso la sede della Protezione Civile a Marghera.

Maltempo: la situazione delle strade

Pericolo

Ne fanno parte tutti gli Enti e le strutture anche solo ipoteticamente coinvolte in caso di eventuale, particolare crisi come, ad esempio, i Prefetti della regione, i Vigili del Fuoco, L’Anci e L’Upi (Comuni e Province), i Consorzi di Bonifica, l’Anas, Veneto Strade, l’Enel, Terna, il Centro Regionale Urgenza Emergenza della sanità, dirigenti e tecnici di tutte le Direzioni regionali interessate. «I modelli previsionali attivi – dice l’Assessore Bottacin – indicano la possibilità di forti accumuli d’acqua a terra, anche superiori a 300 millimetri per metro quadro, soprattutto per la giornata di lunedì. E’ già attiva la Sala Operativa Centrale della Protezione Civile regionale e sono preallertate tutte le strutture sul territorio. In caso di necessità, bisogna intervenire con immediatezza ed efficienza e ci siamo attrezzati per farlo».

Le aree interessate

Già nelle scorse ore, ma si attendono scenari su scala allargata, sulla base delle condizioni meteo avverse attese, il Centro funzionale decentrato della Protezione Civile del Veneto aveva dichiarato a partire dalle ore 9 di domenica, lo stato di ‘allarme’ (rosso) per possibili criticità idrogeologiche sulla rete secondaria dei bacini idrografici VENE-A (Belluno) – Alto Piave e VENE-H (Belluno e Treviso) – Piave Pedemontano. Negli stessi bacini è stato di ‘preallarme’ (arancione) per possibili criticità idrauliche sulla rete principale. Stato di ‘preallarme’ (arancione) è stato dichiarato anche per la rete idraulica secondaria del bacino VENE-B Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone e VENE-G Livenza, Lemene e Tagliamento. Stato di ‘attenzione’ (giallo) infine per gli altri bacini idrografici, tranne che per il bacino VENE-D Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco a Basso Adige (verde). L’allertamento, con relativa fase di attenzione, riguarda anche i venti forti sulla costa veneta e sulla pianura limitrofa, sulle zone montane e in quota. 

Allerta rossa

L'allerta rossa è stata prolungata fino alla mezzanotte di martedì prossimo su quasi tutto il Veneto, area del Bacchiglione comrpesa. L'assessore Micalizzi: «Anche a Padova potremo avere innalzamenti».

Dettaglio aree a rischio

Criticità segnalate anche a San Giuliano. Anche le Prefetture della Regione hanno già attivato, o lo stanno facendo in questi minuti, tutto quanto di loro competenza. E’ allerta rossa fino alle ore 24 di martedì prossimo su quasi tutto il Veneto per l’ondata di maltempo che sta colpendo l’intera regione. L’Unità di Crisi attivata dal presidente della Regione Luca Zaia, e coordinata dall’Assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin, ha valutato ora per ora i modelli previsionali elaborati dagli esperti di Arpav e, in conseguenza delle considerazioni emerse, il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile ha decretato allerta rossa sull’intero territorio delle province di Belluno, Treviso, Venezia, Padova e Vicenza, e allerta arancione (un grado più bassa) a Verona e Rovigo.

Questo è il dettaglio per tipologia di rischio e per bacini idrografici relativo alla giornata di lunedì:

ELEVATA CRITICITA' PER RISCHIO IDRAULICO / ALLERTA ROSSA:
Bacini Piave pedemontano, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone, Alto Piave, Livenza, Lemene e Tagliamento, Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna.

ELEVATA CRITICITA' PER RISCHIO IDROGEOLOGICO / ALLERTA ROSSA:
Bacini: Piave pedemontano, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Alto Piave

MODERATA CRITICITA' PER RISCHIO IDRAULICO / ALLERTA ARANCIONE:
Bacini: Adige-Garda e monti Lessini, Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige

MODERATA CRITICITA' PER RISCHIO IDROGEOLOGICO / ALLERTA ARANCIONE:
Bacini: Adige-Garda e monti Lessini, Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone, Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige, Livenza, Lemene e Tagliamento

ORDINARIA CRITICITA' PER RISCHIO IDROGEOLOGICO / ALLERTA GIALLA:
Bacini: Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna.

Volontari

Nel frattempo sono quasi 16 mila i volontari potenzialmente mobilitabili dalla Protezione civile regionale che, con l'Unità di crisi istituita ieri dal Presidente Zaia e coordinata dall'Assessore all'Ambiente, Gianpaolo Bottacin, sta affrontando l'emergenza maltempo sul Veneto. Al momento, nel solo bellunese, sono attivi oltre 250 volontari mentre sono stati messi in preallerta gruppi di tutto il Veneto, in modo particolare le unità formate per fronteggiare il rischio idrogelogico. Si tratta di gruppi particolarmente attrezzati con macchine movimento terra, imbarcazioni, gruppi elettrogeni e idrovore. Allertate anche tutte le unità subacquee.

Scuole chiuse

La comunicazione del sindaco Giordani:

1- Su disposizione del Prefetto di Padova domani, lunedì 29 ottobre, anche nel territorio del Comune di Padova resteranno chiuse le scuole di ogni ordine e grado. 

2-Dalla sala operativa stiamo costantemente monitorando la situazione meteo, i livelli dei fiumi e le proiezioni per le prossime ore. In coordinamento con Prefettura, Genio Civile, Polizia Locale, Protezione Civile e settore manutenzioni infrastrutture.

3- Senza creare allarmismi, ma già da subito ci metteremo in contatto con i cittadini che abitano in zone golenali per informarle e avviare le attività di prevenzione.

Aiuto Protezione civile nazionale

Alle ore 17,30 di oggi il Presidente della Giunta Regionale del Veneto, Luca Zaia, ha firmato la richiesta di mobilitazione del Servizio Nazionale della Protezione Civile; in considerazione delle previsioni elaborate dai modelli meteorologici ed idraulici che ipotizzano scenari riferibili agli eventi di piena del 1966", preso altresì atto di aver attivato tutte le forze in campo disponibilii. Considerata l'eccezionalità della situazione, per la quale possono manifestarsi eventi con intensità tale da compromettere la vita, l'interità fisica o beni di primaria
importanza; il Presidente della Regione chiede al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, di attivare la prevista procedura di mobilitazione nazionale.

Numeri utili

L’Unità di Crisi per il maltempo attivata in Veneto comunica ai cittadini che in caso di necessità è attiva la Sala Operativa della Protezione Civile della Regione. I contatti sono i seguenti: sala.operativa@regione.veneto.it800 990009.
 

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