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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

"Presentati in minigonna e senza slip", dipendente denuncia il capo

L'operaia di un'azienda di Padova ha riferito di essere stata vittima di minacce ed atti persecutori sul lavoro. Il titolare le avrebbe fatto avances, arrivando a punirla per i suoi "no" con incarichi pesanti e paga in ritardo

Minacce e atti persecutori nei confronti di un'operaia della sua azienda. Sono le accuse mosse dalla dipendente di una ditta con sede a Padova, nei confronti del proprio datore di lavoro. La donna, oltre a ricevere avances inopportune, sarebbe stata molestata da un uomo che evidentemente si sentiva in diritto di allungare le mani, e costretta ad incarichi pesanti, come sollevare pesi da 60 e 70 chili, come punizione per i suoi ripetuti rifiuti.

MOLESTIE SUL LAVORO. Una situazione, come riportano i quotidiani locali, che avrebbe reso esasperante non solo la vita lavorativa della vittima, ma anche quella più intima e privata. Tanto che la donna avrebbe iniziato a soffrire di attacchi di panico e crisi di pianto. Per trovare un aiuto si sarebbe rivolta ad uno psicologo, e sarebbe anche stata brevemente ricoverata nel reparto di Psichiatria.

"VIENI A LAVORO SENZA GLI SLIP". Oltre agli apprezzamenti imbarazzanti e ai palpeggiamenti, l'operaia - che, dopo due mesi di prova era stata assunta per un anno a tempo determinato - avrebbe iniziato anche a non ricevere più gli stipendi con regolarità. Alla richiesta di spiegazioni, il datore di lavoro le avrebbe fatto intendere che, se voleva essere pagata puntualmente, doveva presentarsi in azienda con la minigonna e senza indossare biancheria intima. Soprusi continuativi che hanno portato la donna, sostenuta dal sindacato Sils di Vittorio Rosa, a sporgere denuncia ai carabinieri. La procura di Padova ha quindi aperto un'inchiesta.

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