Municipio Monselice, blitz animalisti "Intitolare pista a Fanè? Vergogna!"

Nonostante l'annullamento della Giostra della Rocca di Monselice che, dopo l'abbattimento della cavalla Fanè in seguito a un grave infortunio durante le prove libere pre quintana, era stata rinviata, i militanti di Centopercentoanimalisti che in un primo tempo avevano esordito sono tornati sul tema con un blitz nella notte tra martedì e mercoledì che ha avuto per obiettivo il municipio del comune della Bassa padovana.

LO STRISCIONE. In seguito alle prese di posizione del comitato organizzatore della Giostra e degli amministratori locali, gli animalisti hanno voluto replicare a "modo loro" affiggendo sul retro della casa comunale un manifesto di liberazione animale e uno striscione per ricordare che il prossimo anno, se la manifestazione non verrà definitivamente annullata, loro ci saranno.

LA CONTESTAZIONE. In particolare, gli animalisti contestano il comunicato degli organizzatori che spiega le ragioni dell'annullamento della giostra per “sensibilità e opportunità”. "Sull’opportunità siamo d’accordo, considerando quello che sarebbe successo domenica 22 settembre - commentano i militanti - Alla sensibilità non crediamo neanche un poco. Se avessero sensibilità, gli organizzatori avrebbero annullato la giostra subito, appena successo l’infortunio mortale. Invece pervicacemente hanno confermato l’evento per la domenica successiva".

INTITOLAZIONE "IPOCRITA". "La proposta avanzata dal comitato di intitolare la pista al nome di Fanè - aggiungono - è poi quanto di più ipocrita e inopportuno possano fare. Dedicare la pista alla creatura che avete assassinato? Vergogna! L’unico modo per rispettare la memoria di Fanè e dei troppi cavalli morti in palii, quintane e giostre, è abolire definitivamente situazioni nelle quali gli animali sono sottoposti a stress e pericoli, per lo stupido divertimento degli umani e per attirare qualche turista senza coscienza".