In Veneto sempre più morti sul lavoro: la provincia di Padova seconda nella triste classifica

«L’incremento della mortalità sul lavoro in regione fa rabbrividire e sfiora il 30% nei primi nove mesi del 2018 rispetto al 2017. Più che un’emergenza, un dramma che si consuma giorno dopo giorno, anno dopo anno. E il fenomeno non solo non si placa ma anzi nel nostro territorio la situazione peggiora». Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega, interviene così sull’ultima indagine elaborata dagli esperti dell’Osservatorio sulla base degli ultimi dati INAIL.

Bollettino di morte

Un bollettino di morte che racconta purtroppo di 90 vittime in Veneto da gennaio a settembre 2018 rispetto alle 70 del 2017. Con un aumento rilevato pari al 28,6%, tra i più elevati di tutta la Penisola. Sono 55 le persone che hanno perso la vita in occasione di lavoro e 35 in itinere. Mentre nei primi nove mesi del 2017 erano rispettivamente 49 e 21. Nella provincia di Verona il maggior numero di infortuni mortali (19). Seguono: Padova e Treviso (16), Venezia (15), Vicenza (13), Rovigo (6), Belluno (5). Il più elevato numero di infortuni mortali in occasione di lavoro è stato registrato nel settore delle Costruzioni con 12 decessi. Al secondo posto le Attività Manifatturiere (11) e al terzo il settore dei Trasporti con 4 morti.

Le vittime

Delle 90 vittime sul lavoro registrate nel 2018, 17 erano stranieri. Mentre le donne che hanno perso la vita quest’anno sono state 11.Quasi la metà dei 90 infortuni mortali in Veneto ha visto coinvolti lavoratori con un’età compresa tra i 40 e i 54 anni. Purtroppo il Veneto continua a mantenere il secondo posto a livello nazionale per numero di vittime sul lavoro dopo la Lombardia che ne conta 113. Osservando invece la situazione degli infortuni mortali verificatisi in occasione di lavoro, a contare più morti è Treviso (13) seguita da Verona (11), Vicenza (9), Padova (6), Venezia (8), Belluno (4) e Rovigo (3). Al fine di promuovere e diffondere la Cultura della Sicurezza sul Lavoro, ci auguriamo che il comunicato non solo sia un utile strumento di lavoro per Voi ma anche una fonte di riflessione e di analisi di fronte alla grave situazione che colpisce la nostra Penisola.