Mortise: chiudono la rosticceria e salutano con epiteti poco eleganti gli abitanti del posto
Il 4 gennaio, sulla porta dell’esercizio, oltre all’annuncio del trasferimento dell’attività a Reschigliano, dove a marzo sarà aperta la nuova rosticceria, hanno dedicato epiteti non elegantissimi ai cittadini di Mortise
Hanno aperto una rosticceria a Mortise ad inizio estate, ma dopo qualche mese hanno deciso di trasferirsi. Per annunciare la chiusura hanno scelto un modo davvero particolare che ha irritato tanta gente del quartiere. Il 4 gennaio infatti, sulla porta dell’esercizio, oltre all’annuncio del trasferimento dell’attività a Reschigliano, dove a marzo sarà aperta la nuova rosticceria, hanno dedicato epiteti non elegantissimi ai cittadini di Mortise.
"Emme"
Naturalmente questi non hanno gradito e hanno cominciato a far circolare le immagini del cartello sui social, manifestando convinto disappunto. Essere definiti gente di “emme” da dei titolari di un’attività commerciale che proprio al pubblico si rivolge, è altresì singolare.
Mortise
Tra i cittadini che non hanno affatto gradito la sortita della coppia di titolari anche il consigliere Alain Luciani, che ha giudicato «inammissibile che ci si possa permettere di definire in questo modo le persone che abitano a Mortise. E’ dura per tutti, ma non è che se gli affari non sono andati bene è colpa della gente di qui e bisogna prendersela con loro definendola in quel modo».