2012, pioppo killer in via Avanzo Indagato agronomo del Comune
A un anno di distanza dalla caduta di un albero malato che precipitò sull'auto di un giovane romeno uccidendolo, nel registro degli indagati finisce un giovane perito del Comune
Falso e omicidio colposo: queste le accuse che pendono sopra la testa di Carlo Jacopo Z., perito agronomo ventinovenne, che il Comune di Padova incaricò della mappatura delle piante in alcune zone della città allo scopo di individuare quelle a rischio per i passanti. Secondo la magistratura padovana il pioppo che il 26 agosto 2012 si abbattè sull'auto dello sfortunato automobilista, doveva e poteva essere segnalato come pericoloso, evitando così la terribile tragedia.
L’INCIDENTE. La vittima di quella sera di fine estate fu Romeo Magdici un operaio romeno di 30 anni residente a Mortise e papà di una bimba di sette anni, morto sul colpo mentre guidava la sua Renault Laguna famigliare, schiacciato da un pioppo di oltre 90 quintali, sradicato durante una tromba d'aria abbattutasi sulla città. Accanto a lui, restarono ferite la moglie di 29 anni e, sul sedile posteriore, la loro figlioletta, che assistette suo malgrado alla morte atroce del padre.
VIDEO: Il crollo dell'albero che costò la vita a Romeo Magdici
L’ACCUSA. Secondo la procura qualche giorno prima dell'incidente il perito avrebbe controllato anche quel pioppo, omettendo - erroneamente - di segnalarlo al Comune fra le piante da abbattere. Anche il consulente incaricato dall'avvocato della famiglia della vittima sostiene che l’albero sarebbe stato malato, marcio e intaccato, e lo si sarebbe potuto vedere dall'esterno senza bisogno di segarne il fusto. L’accusa mossa all’agronomo per ora è in concorso con ignoti, particolare che potrebbe aprire l’inchiesta a nuovi sviluppi.
LA DIFESA. Di parere opposto il consulente del Comune di Padova, secondo cui invece la malattia dell'albero non era diagnosticabile e l'amministrazione si sarebbe comportata correttamente, dal momento che la causa principale della caduta sarebbe da ricercare in un evento imponderabile come la tromba d'aria del 26 agosto. Dopo il fatto dell'anno scorso il Comune ha dato un giro di vite ai controlli e agli abbattimenti tanto da scatenare in più di un'occasione le proteste dei residenti.
