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Cronaca Piazza Antenore

Museo della Guerra, alla scoperta di un inedito palazzo Santo Stefano

Il presidente della provincia di Padova, Soranzo, annuncia di essere a caccia di fondi perché il complesso monumentale venga recuperato, compresi i rifugi antigas e il bunker, e reso fruibile e cittadini e turisti

"Non posso pensare che un complesso monumentale di straordinaria importanza storica come palazzo Santo Stefano sia lasciato all’incuria. Il mio impegno è recuperare le strutture originarie dell’edificio, per rendere fruibile a tutti i cittadini e ai turisti una testimonianza fondamentale per la città – dichiara e annuncia il presidente della Provincia, Enoch Soranzo - e per questo sono assolutamente determinato a trovare le risorse necessarie per realizzare tutti gli interventi necessari. Ho incaricato l’Ufficio tecnico provinciale di elaborare una proposta d’itinerario turistico che preveda il recupero dei luoghi significativi di palazzo Santo Stefano e della Prefettura, insieme all’antistante piazza Antenore, e uno studio di fattibilità per procedere alla ricerca di finanziamenti dedicati. Ora siamo pronti a partire".

L'ITINERARIO. Il percorso, di estremo interesse storico e culturale, prevede la visita alla tomba di Antenore, situata nell’area della piazza omonima di fronte a palazzo Santo Stefano e la cui costruzione risale al 1283, per continuare poi nella sala del Consiglio provinciale, risalente alla seconda metà dell’Ottocento quando venne ristrutturato l’intero Palazzo, totalmente ricoperta da stucchi, marmorini e affreschi di elevato livello qualitativo, dipinti nel 1877 e restaurati nel 2012. Questo per parlare del preesistente.

I RIFUGI ANTIGAS E IL BUNKER. "Ma la vera novità – continua Soranzo - consisterà invece nella creazione di un 'Museo della Guerra', previsto all’interno dei rifugi antigas sotterranei di palazzo Santo Stefano, cunicoli e stanze posti al di sotto dell’ala Novecentesca del complesso e che arrivano fino a piazza Antenore, corredati dalle caratteristiche porte blindate e dai condotti di ventilazione, strutture che vennero realizzate nel 1943 durante la II guerra mondiale. Nel piano di recupero dell’area è previsto inoltre il bunker antiaereo attualmente presente nel giardino della Prefettura, dalla caratteristica forma a ogiva, costruito nel 1944 interamente in calcestruzzo. Per ciò che riguarda i rifugi antigas, in particolare, è prevista la predisposizione d’interventi particolari in quanto il cunicolo che conduce alla porzione sottostante piazza Antenore è stato murato per degli sfondamenti della soffittatura, dovuti probabilmente alle radici dei due grandi cedri presenti nella piazza".

NUOVO ACCESSO TITO LIVIO E COSTI. Nello studio di fattibilità è prevista anche l’installazione di una nuova cartellonistica in più lingue, da porre in posizione visibile, con la descrizione storico-artistica del complesso, e l’organizzazione di visite guidate dedicate soprattutto alle scuole. Naturalmente tutti gli interventi verranno concordati e approvati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e paesaggistici. Il progetto di recupero prevede inoltre la realizzazione di una nuova cancellata in ferro per l’ingresso al liceo Tito Livio, in arretrato rispetto a quello attualmente presente sulla Riviera, in modo da poter aprire un ingresso riservato soltanto alla visita del bunker, senza far passare i turisti dalla residenza prefettizia o dal corridoio della scuola. Il totale dell’investimento necessario all’intera realizzazione dell’opera ammonta a 300mila euro.
 

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