Nasce il sito di crowdfunding per Beatrice Sattin, la 22enne affetta da fibrosi cistica
La giovane padovana è morta lo scorso 13 giugno a causa di un'infezione. L'amico Tommaso la ricorda con una raccolta fondi
Nasce "Gifts for Beatrice": un sito online per aiutare la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica. L'idea è di Tommaso, un caro amico di Beatrice Sattin, la 22enne morta a causa di un'infezione lo scorso 13 giugno. Collegandosi all'indirizzo www.giftsforbeatrice.it è possibile donare fondi per la ricerca scientifica.
LA GIOVANE. Beatrice viveva a Montegrotto Terme con i genitori, un fratello e una sorella. Si era diplomata all'istituto superiore "Pietro Scalcerle" di Padova, dove aveva frequentato il liceo linguistico. Le mancavano un esame e la tesi per laurearsi al corso di Scienze e tecnologie della comunicazione dell'Università degli studi di Ferrara. Appassionata di giornalismo, aveva da poco concluso un tirocinio in una tv privata padovana.
L'INIZIATIVA. "Quando una persona a noi cara viene a mancare la prima sensazione che proviamo è una profonda impotenza di fronte a ciò che è appena accaduto: avremmo voluto fare qualcosa, anche minima per impedirlo. Sono stato amico di Beatrice fin dall’adolescenza, e l’ho sempre vista allegra, solare e con una gran voglia di vivere", spiega Tommaso, "Sapevo che almeno una volta all’anno doveva recarsi al Centro Fibrosi Cistica di Verona per controlli di routine, o per problemi legati alla sua malattia, e pensavo che anche questo ricovero si sarebbe concluso come al solito: un pasticcino nella sua pasticceria preferita accompagnato da tante risate e buonumore".
LO SCOPO. "Purtroppo non è stato così, e al dolore che questa perdita mi ha provocato si è accompagnata una profonda sensazione di impotenza e voglia di fare qualcosa per impedire che altre persone come lei debbano continuare a soffrire a causa della Fibrosi Cistica. Ho creato Gifts For Beatrice per questo: aiutare con le vostre donazioni la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica a trovare una cura a questa malattia", conlude Tommaso.
