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Cronaca

Boron: "Bisogna togliere i figli ai genitori nomadi che li maltrattano"

L'assessore all'Edilizia del comune di Padova rivolge un appello alla magistratura: "In troppi campi ci sono abusi, trascuratezza, sfruttamento, induzione alla prostituzione e istigazione a commettere reati"

È recentissimo l'annuncio, da parte del sindaco di Padova, Massimo Bitonci, di voler radere al suolo i 12 campi nomadi presenti sul territorio comunale. Le dichiarazioni del primo cittadino avevano messo sul piede di guerra i diretti interessati, che si erano detti pronti a resistere, minacciando anche di occupare il parcheggio del Geox. In quell'occasione Bitonci aveva parlato anche di misure opportune da adottare nei confronti dei bambini coinvolti nelle operazioni di sgombero. La notizia di due mamme rom che facevano prostituire le proprie figlie minorenni a Grosseto si inserisce quindi in un contesto sensibile, e l'assessore all'Edilizia privata, comunale e monumentale del comune di Padova Fabrizio Boron ha voluto rivolgere un personale appello alla magistratura.

"I DIRITTI DEL FANCIULLO". "I diritti dei minori devono essere riconosciuti a tutti, senza alcuna eccezione, senza distinzione e discriminazione fondate sulla razza, il colore, il sesso, la lingua e la religione. Questo stabilisce il primo principio della dichiarazione dei diritti del fanciullo - ha detto l'assessore - mi vergogno di quella parte del Paese e della magistratura che non combatte lo sfruttamento dei minori che quotidianamente si verifica sotto i nostri occhi per mano di troppi nomadi".

MINORI MALTRATTATI NEI CAMPI NOMADI. "I tribunali dei minori - prosegue - non faticano ad intervenire nei confronti di genitori stanziali, italiani o stranieri che siano. Quando i minori sono figli di nomadi? Ricordiamo tutti il caso eclatante di Cittadella, dove un bambino è stato sottratto alla sua famiglia solo perché i genitori litigavano. In troppi campi nomadi si verificano ripetuti casi di abuso, trascuratezza, sfruttamento, induzione alla prostituzione e istigazione a commettere reati. L'amministrazione di Padova - conclude - è pronta a collaborare, ma solo se i minori verranno allontanati definitivamente da chi li maltratta”.

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