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Cronaca

Notturni d'Arte 2018: sabato 4 agosto visita all’Oratorio di San Michele riaperto dopo il restauro

Uno degli otto siti della Padova Urbs picta candidata UNESCO grazie agli straordinari affreschi del Trecento

L'oratorio di San Michele, in piazzetta San Michele vicino alla Torlonga del Castello Carrarese, ultima testimonianza della pittura giottesca in città, ospiterà il pubblico dei Notturni d’Arte sabato 4 agosto alle ore 20.20. 

L'iniziativa

L’iniziativa è realizzata nell’ambito della rassegna prodotta dall’assessorato alla Cultura del Comune di Padova e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dalla Cassa di Risparmio del Veneto-Gruppo Intesa-Sanpaolo, che quest’anno ha come tema Padova Urbs picta (città dipinta), candidata alla Lista del Patrimonio dell'Umanità con l’eccezionale gruppo di affreschi del '300, ancor oggi visibili in otto edifici: Cappella degli Scrovegni, Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, Palazzo della Ragione, Battistero della Cattedrale, Cappella della Reggia Carrarese, Basilica del Santo, Oratorio di San Giorgio, Oratorio di San Michele.

L'oratorio

L’oratorio, quanto rimane di una delle più antiche chiese di Padova, è stato riaperto al pubblico al termine dell’intervento di restauro realizzato dal Comune di Padova con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la cui principale novità è stata il ripristino dell’ingresso dalla porta dell’antica chiesa che ora conduce in un piccolo cortile interno, dove un tempo era la navata centrale dell’edificio. I reperti rinvenuti durante i lavori di scavo, in particolare un interessante sarcofago tardo-romano, sono presentati ai visitatori in un’area archeologica. All’interno dell’oratorio si conserva il ciclo di affreschi realizzato nel 1397 da Jacopo da Verona, già collaboratore di Altichiero da Zevio, su committenza di una famiglia legata ai Carraresi, i Bovi. Nel ciclo le storie evangeliche s’intrecciano con episodi della vita quotidiana e con ritratti di personaggi di prestigio della Padova del Trecento, tra i quali Francesco il Vecchio e Francesco Novello da Carrara. Nell'ambito della candidatura Padova Urbs picta l'oratorio di San Michele rappresenta l'ultimo brano della storia della pittura ad affresco nella Padova di fine Trecento, dove si portano a compimento tutte le novità introdotte da Giotto: la tecnica dell'affresco, che si affina e definisce, la ricerca spaziale e "prospettica" che giunge all’illusionismo architettonico, la resa degli stati d'animo dell'uomo, il gusto per la narrazione che fluisce nello scorrere degli episodi e l'attualizzazione e laicizzazione della storia sacra che oltre a inserire personalità illustri nelle storie bibliche o nelle vite dei santi, arriva a sostituire i personaggi della storia sacra con i committenti e i loro familiari.

Info

Biglietti 3 euro, da acquistare fino ad esaurimento della disponibilità, presso l’Ufficio IAT Informazioni e Accoglienza Turistica vicolo Cappellato Pedrocchi da lunedì a sabato ore 9-18, festivi ore 10-15. Nelle date degli eventi sarà possibile acquistare i biglietti fino alle ore 17. Il biglietto è a posto unico, non rimborsabile. Per ulteriori informazioni telefono 049 8204533.

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