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Cronaca

Chiesa, sette nuovi preti in arrivo Con loro anche due francescani

Si tratta di giovani del seminario Maggiore che sabato saranno ordinati diaconi dal vescovo Antonio Mattiazzo in vista dell'investitura come sacerdoti a giugno. A questi si aggiungono due frati minori conventuali

Sono in sette, sono giovani, e hanno fatto una scelta di vita radicale, che sabato vedranno concretizzarsi in una tappa fondamentale del loro percorso. Vengono dal seminario Maggiore le "nuove leve" coltivate in seno alla diocesi padovana: ragazzi che, insieme a due frati minori conventuali francescani, sabato verranno ordinati diaconi dal vescovo Antonio Mattiazzo e il prossimo 8 giugno diventeranno preti.

LE DESTINAZIONI. I sette seminaristi sono: Alberto Arzenton della parrocchia di Baone, che svolgerà l’anno di diaconato nella parrocchia di Fossò, Elia Balbo di Borgo San Marco di Montagnana, che da diacono affiancherà gli educatori del seminario Minore, Gabriele Benvegnù di Mestrino, che presterà servizio a Villafranca Padovana, Francesco Buson di Megliadino San Fidenzio, che sarà diacono a Merlara e Minotte, Michele Majoni di Dolo, dove presterà servizio quest’anno, Mariano Rosillo jr. di Vigorovea, che svolgerà il diaconato a San Tommaso di Albignasego, Andrea Zanchetta di Pove del Grappa che proseguirà il diaconato nella parrocchia di Ponte di Brenta e affiancherà l’équipe del gruppo vocazionale diocesano. Accanto a loro i due minori conventuali: fra Manuel Lunardi di Battaglia Terme e fra Fabio Turrisendo di Borgo San Marco di Montagnana.

UN IMPEGNO "PER LA VITA". Il diaconato transeunte (cosiddetto per distinguerlo dal diaconato permanente), rappresenta una scelta di vita definitiva e segna uno spartiacque tra il prima e il dopo, una tappa verso il presbiterato. "Con l’imposizione delle mani del vescovo e la preghiera di ordinazione - spiega la diocesi - questi giovani ricevono il sacramento dell’ordine nel suo primo grado per dedicare la vita a Dio e alla Chiesa per sempre". Durante il rito i nuovi diaconi attraverso l’affermazione "Sì, lo voglio" assumeranno alcuni impegni fondamentali: la consacrazione al ministero nella Chiesa, la volontà di esercitare il ministero con umiltà e carità, l’impegno a custodire in una coscienza pura il mistero della fede per annunziarla con le parole e le opere secondo il vangelo e la tradizione della Chiesa, l’impegno al celibato per la totale dedizione a Cristo per il Regno dei cieli e a servizio degli uomini, l’impegno alla preghiera quotidiana, l’impegno del servizio alla mensa eucaristica e cioè di vivere ciò che si realizza sacramentalmente durante la consacrazione eucaristica. Infine i giovani pronunceranno promessa di obbedienza nelle mani del vescovo, come segno ulteriore di dono di sé a Dio e alla Chiesa.

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