rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Montà / Via Due Palazzi

Agenti aggrediti in carcere, la rabbia delle sigle sindacali

Nella mattinata odierna, 29 agosto, si sono verificati due gravi episodi al Due Palazzi di Padova, con agenti costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso. «Destinare carceri dismesse come l’Asinara e Pianosa per contenere quei ristretti che si rendono protagonisti di gravi eventi critici durante la detenzione».

Due episodi distinti di inaudita violenza, che potevano avere conseguenze drammatiche, si sono consumate oggi, 28 agosto all'interno della Casa circondariale e della Casa di reclusione di Padova. Il bilancio è di diversi agenti della Penitenziaria costretti a recarsi in ospedale per le cure del caso. Duro lo sfogo di Giovanni Vona, segretario nazionale del Triveneto del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. «Basta - ha detto - è ora della tolleranza zero. è stata una mattinata di assurda follia con due detenuti nordafricani che hanno mandato all'ospedale i nostri agenti».

Il primo episodio alla Casa circondariale, poi alla Casa di reclusione

«Questa mattina, nella Casa circondariale, durante l'attività di rientro di detenuti dai passeggi, uno di loro si è intrufolato nella sezione diversa da dove era ubicato e, al richiamo del poliziotto di vigilanza, lo ha aggredito, facendogli sbattere la testa al muro in modo violento tanto da essere trasportato urgentemente al pronto soccorso. Il detenuto responsabile è persona non nuova a queste aggressioni e per questi motivi è soggetto itinerante delle carceri del Triveneto e non solo. A seguire - ha proseguito verso le 11:30 , nella Casa di reclusione, un detenuto già responsabile di altre aggressioni a Verona, Vicenza e Treviso, ha opposto resistenza al rientro in cella, ha chiuso il cancello del Reparto con dentro l'ispettore di Polizia Penitenziaria che stava dialogando con lui, minacciando chiunque fosse entrato di tagliare il poliziotto che aveva chiuso con se. Nell'intervenire per fare uscire l'ispettore, ne è nata una colluttazione dove anche qui alcuni colleghi sono dovuti andare al pronto soccorso per essere visitati e curati».

Le proposte del Sappe    

Donato Capece, segretario generale del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), ha evidenziato: «Le intolleranze dei detenuti e i gravi episodi da loro provocati nelle due carceri della città di Padova sono sintomatiche del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti. E la situazione è diventata allarmante per la Polizia Penitenziaria, che paga pesantemente in termini di stress e operatività questi gravi e continui episodi critici. Bene l’ipotesi - ha proseguito - di configurare come aggravante l’aver posto in essere atti finalizzati ad alterare l’ordine e la sicurezza durante la carcerazione, come ha annunciato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, ma io credo si debba andare oltre, destinando carceri dismesse come l’Asinara e Pianosa per contenere quei ristretti che si rendono protagonisti di gravi eventi critici durante la detenzione ed espellere tutti i detenuti stranieri oggi presenti nelle carceri italiane (oltre 18mila) per far scontare loro la pena nelle prigioni dei loro Paesi d'origine».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Agenti aggrediti in carcere, la rabbia delle sigle sindacali

PadovaOggi è in caricamento