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Cronaca

Ostellari sulle stanze dell'amore in carcere: «Non sono autorizzate. Serve serietà, non propaganda»

Il sottosegretario di Stato alla Giustizia, senatore Andrea Ostellari è intervenuto ieri 23 febbraio sulla vicenda. Ha rimarcato come le scelte debbano essere oculate e soprattutto dopo minuziosi confronti e accertamenti

Botta e risposta tra Giovanni Russo, capo del Dap (Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria) e il sottosegretario di Stato alla Giustizia, senatore Andrea Ostellari in merito alla possibilità di avere nelle singoli case di reclusione degli spazi per i detenuti dove poter vivere qualche momento di privacy lontano da occhi indiscreti. La vicenda è destinata a far parlare. 

La privacy del detenuto

«Ad avviso del Dap, le telefonate dei detenuti con i familiari e gli affetti sono un elemento del trattamento, già adesso il direttore del carcere ha la possibilità di autorizzare anche cento telefonate al giorno, la nostra proposta non prevede limiti al numero di telefonate». Lo ha detto il capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Giovanni Russo in audizione davanti alla Commissione giustizia della Camera, con riferimento all'applicazione della sentenza della Consulta sul diritto dei detenuti alla vita affettiva e a una maggiore privacy negli incontri con i loro cari. Giovanni Russo, ha comunicato inoltre che il Dap è favorevole alla liberalizzazione delle telefonate per tutte le persone detenute, ad esclusione solo di chi è sottoposto al regime del 41-bis sottolineando tra l’altro che già oggi un direttore ne può concedere “anche cento al giorno”. Quanto all’opportunità dei colloqui intimi senza controllo visivo, è previsto che a breve verrà avviata una sperimentazione. «Finalmente una buona notizia» aveva commentato invece Ornella Favero della redazione di Ristretti Orizzonti.

Senatore Andrea Ostellari

La risposta del senatore

«Non esiste alcuna autorizzazione specifica riguardante la Casa di Reclusione Due Palazzi di Padova o altro istituto in Italia a proposito delle cosiddette stanze dell’amore. A seguito della nota pronuncia in merito della Corte costituzionale - ha dichiarato Ostellari - sarà costituito un tavolo di lavoro per approfondire la questione. Ogni eventuale iniziativa verrà intrapresa dal Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria che coordinerà, dopo un'opportuna ricognizione delle strutture, tutti i provveditorati e, a caduta, i singoli penitenziari. Le carceri hanno bisogno di serietà, non di propaganda».

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